Domenica il ritorno dell'inferno del nord, due anni e mezzo dopo il trionfo di Gilbert: i protagonisti

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Domenica il ritorno dell'inferno del nord, due anni e mezzo dopo il trionfo di Gilbert: i protagonisti

Si avvicina l'attesissima 118esima edizione della Parigi-Roubaix, anticipata sabato dalla prima volta della gara femminile. Van Aert vs Van der Poel, ma non solo...

Sarà la penultima monumento della stagione 2021, sei giorni prima del Lombardia.

Domenica 3 ottobre, finalmente, torna l'inferno del nord per una Parigi-Roubaix che si preannuncia spettacolare, sia per il cast partenti con la prima grande sfida sul pavé francese tra Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel, ma anche per le condizioni meteo che promettono pioggia ad intermittenza.

Una Roubaix che torna in scena a quasi due anni e mezzo dall'ultima volta, quel 14 aprile 2019 che vide Philippe Gilbert coronare il sogno battendo nel velodromo Nils Politt in uno sprint a due. Con la pandemia nel mezzo e le varie decisioni del governo transalpino, ma in particolare del prefetto locale, sono stati anni travagliati per la regina delle classiche che pure nel 2022 cambierà data rispetto ai programmi originali, in questo caso per la concomitanza con le elezioni presidenziali in Francia. Spostamento da domenica 10 aprile a domenica 17, invertendosi di fatto con l'Amstel Gold Race.

Sabato ci sarà la prima storica edizione femminile, domenica i 257 km (e 55 sono sul pavè) della 118esima volta per gli uomini. Con quali protagonisti?

 

WVA vs MVDP, MA NON SOLO...

 

Wout Van Aert, faro della Jumbo-Visma che schiederà anche Edoardo Affini, e Mathieu Van der Poel (in casa Alpecin-Fenix avrà a disposizione anche Jasper Philipsen, in gran condizione, e Silvan Dillier che fu 2° nel 2018) sono chiaramente i due uomini più attesi, dopo la delusione mondiale che ha colpito in particolare il belga, già protagonista sulle pietre con tanta sfortuna nel 2019.

Per l'asso neerlandese sarà l'esordio assoluto, in una gara che ha visto trionfare, prima di Gilbert nel 2019, un Peter Sagan chiamato a giocarsi le sue carte in una Bora-Hansgrohe di alta qualità con Nils Politt, appunto secondo nell'ultima edizione, e il supporto di un gregario che da queste parti ha sempre fatto benissimo, e parliamo di Daniel Oss.

L'accoppiata belga formata da Greg Van Avermaet e Oliver Naesen proverà a regalare gioie all'AG2R Citroen, ma sarà probabilmente la Deceuninck-Quick Step a fungere da punto di riferimento per tutti; non c'è un vero leader nel Wolfpack, e questo potrebbe rappresentare il solito vantaggio tattico, con Asgreen, Lampaert, Stybar e Senechal, ma anche Davide Ballerini (che si è ripreso dalla caduta del Mondiale e adora questa corsa), per il sogno italiano di riconquistare la Roubaix a 22 anni dall'ultima volta con Andrea Tafi.

A proposito di sogni azzurri, sarà al via pure Sonny Colbrelli con la sua maglia di campione europeo, per una “prima” speciale anche se il bresciano non ha esperienza in una corsa del genere e ha speso davvero tantissimo nel mese di settembre, concentrandosi su altri obiettivi. Con lui, in casa Bahrain-Victorious farà il suo esordio sulle pietre del nord pure Jonathan Milan, corazziere che avrà un futuro in questa corsa, non ci sono dubbi.

Non vedremo Filippo Ganna neppure quest'anno, con la Ineos Grenadiers che schiererà Gianni Moscon assieme ai leader Dylan Van Baarle, reduce dal sorprendente argento iridato di Leuven, e Michal Kwiatkowski, mentre ci proverà Giacomo Nizzolo in una Qhubeka pericolosa con Walscheid e Campenaerts.

Vecchie volpi che possono far saltare il banco? Pensiamo a Sep Vanmarcke, unico capitano della Israel Start-Up Nation che la Roubaix l'ha sognata e sfiorata più volte, ma anche Jasper Stuyven e Mads Pedersen per la Trek-Segafredo, e certamente il duo formato da Gilbert e Degenkolb (Lotto-Soudal), che la regina l'hanno conquistata rispettivamente nel 2019 e nel 2015. E poi ancora Valgren e Bissegger per la EF-Nippo, un Team UAE Emirates con ruote veloci come Kristoff, Gaviria e Trentin, mai troppo fortunati in questa gara, la coppia della Groupama-FDJ che vede Kueng e Demare provarci per la compagine francese, infine gli espertissimi Terpstra e Boasson Hagen per la TotalEnergies, ma anche la freschezza di Laporte e Garcia Cortina, leader di Cofidis e Movistar.

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