Domenica la crono mondiale, Ganna sfida... Belgio e Svizzera: il verbanese a caccia di un bis da leggenda

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Domenica la crono mondiale, Ganna sfida... Belgio e Svizzera: il verbanese a caccia di un bis da leggenda

I favoriti di una prova contro il tempo che sarà velocissima, 43 km da Knokke Heist a Bruges: Van Aert-Evenepoel e Kueng-Bissegger fanno paura, non ci sarà nessuno del podio olimpico di Tokyo.

Lo scorso anno a Imola ha regalato al ciclismo italiano un titolo storico, il primo in una cronometro iridata dei professionisti.

Filippo Ganna andrà a caccia di un bis leggendario, domenica nella prova d'apertura dei campionati del mondo in Belgio; il colosso verbanese è il principale favorito lungo i 43 km contro il tempo da Knokke Heist a Bruges, che presentano soli 78 mt di dislivello e velocità altissime, anche se a livello planimetrico la seconda parte presenta alcune difficoltà.

Il campione in carica sarà l'ultimo a scendere dalla pedana, poco dopo le ore 16.00 (la crono scatterà alle 14.30), con Edoardo Affini e Matteo Sobrero a completare il terzetto azzurro schierato dal ct Davide Cassani.

I principali rivali? La concorrenza è di altissimo livello, ma non ci saranno i tre medagliati della crono di Tokyo, quando a vincere su un percorso completamente differente (con Ganna 5°, ad un soffio dal podio) fu Primoz Roglic, che ha deciso di rinunciare alla sfida iridata dopo le fatiche della Vuelta, davanti a Tom Dumoulin, assente in Belgio a causa della frattura al polso rimediata la scorsa settimana in allenamento, e Rohan Dennis (campione del mondo nel 2018 e 2019) che, ancora una volta per motivi non confermati neppure dalla stessa federazione australiana, darà forfait.

Gli spauracchi? In primis i padroni di casa, ovvero Wout Van Aert e Remco Evenepoel; l'asso della Jumbo-Visma punterà soprattutto alla prova in linea di domenica 26, ma è argento mondiale in carica, ha dominato l'ultima crono del Tour de France e, anche se avrebbe preferito un percorso altimetricamente più complicato, è capace di tutto. Il baby fenomeno di Schepdaal, invece, sta preparando nei minimi dettagli la gara di domenica, a Trento si è preso il bronzo europeo dopo la delusione olimpica e non può che fare paura.

Chi ai campionati europei ha firmato il bis del 2020 è Stefan Kueng, che arriva a puntino a questo Mondiale e non può invece che sorridere per la sfida su un percorso tagliato su misura per lui; è un candidato serissimo per il titolo, partirà un gradino sotto invece il connazionale Stefan Bissegger, che ha meno esperienza a questi livelli, anche se ha fatto benissimo in stagione vincendo la crono della Parigi-Nizza e del Benelux Tour (su distanze però molto più brevi).

Dietro ai cinque principali favoriti, attenzione a Remi Cavagna e Kasper Asgreen: a Trento, il francese e il danese non hanno forse mostrato la condizione della prima parte di stagione, ma non si possono sottovalutare considerata la loro qualità. Discorso simile per il secondo danese in gara, Mikkel Bjerg, e anche Brandon McNulty dovrà dimostrare di poter ritrovare il livello visto più volte in questo 2021.

La Slovenia senza Roglic? Beh, c'è un certo Tadej Pogacar che vuole testarsi, dopo aver concluso fuori dalla top ten la crono continentale di Trento, anche a questi livelli, ma percorso e condizione (che dovrebbe salire verso l'ultimo obiettivo di stagione per il fuoriclasse di Komenda, il Lombardia del prossimo 9 ottobre) non sembrano dalla sua parte. Il compagno Jan Tratnik potrebbe fare bene, ma difficilmente potrà lottare per una top five così come l'unico rappresentante dei Paesi Bassi, un altro uomo di grande esperienza come Jos Van Emden.

La Germania proporrà Tony Martin, che di Mondiali contro il tempo ne ha vinti ben quattro, ma certo non ha più il livello di un tempo, e un Max Walscheid in gran forma (5° all'Europeo), poi attenzione anche al ceco Josef Cerny e ad un giovane che sta crescendo a dismisura come Ethan Hayter, seppur per il classe '98 della Ineos Grenadiers sia la prima vera esperienza in una prova in questo contesto.

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