Domenica un Giro delle Fiandre con poca Italia e senza Van Aert: MVDP è il grande favorito

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Domenica un Giro delle Fiandre con poca Italia e senza Van Aert: MVDP è il grande favorito

Il forfait del fuoriclasse belga, positivo al Covid, cambia le carte in vista della "Ronde": Van der Poel dovrà vedersela con Pogacar, Asgreen, Pidcock, Pedersen e...

La neve caduta ieri mattina anche in Belgio ha reso il paesaggio attorno ai muri delle Fiandre semplicemente fiabesco, anche se domani, pur con temperature molto rigide, il contesto cambierà.

Atmosfera unica e la solita enorme attesa per un Giro delle Fiandre grandi firme, anche se la notizia arrivata nella serata di venerdì toglierà tanto alla corsa ed è una mazzata per tutto il popolo belga che perde il suo campionissimo per la super sfida di domenica: Wout Van Aert, infatti, ha annunciato il forfait per la corsa che ancora sogna di vincere, dopo aver rimediato una positività al Covid che lo costringerà a guardare in TV i 272 km da Anversa a Oudenaarde, dal triplo passaggio sull'Oude Kwaremont al doppio Paterberg, ultimo muro a 13 km dalla conclusione.

Come cambiano le cose in meno di tre settimane, se pensiamo che prima della Sanremo, non si sapeva neppure se Mathieu Van der Poel avrebbe preso parte alla campagna delle classiche. Ora, è proprio l'eterno rivale di WVA il principale favorito per la Ronde, già conquistata dall'asso neerlandese nel 2020, per poi piazzarsi 2° lo scorso anno alle spalle di Kasper Asgreen. Il danese campione in carica guiderà una Quick Step-Alpha Vinyl in difficoltà, ma che ora può avere prospettive differenti con l'assenza di Van Aert.

E il terzo favorito potrebbe essere quel Tadej Pogacar che fa il suo esordio al Fiandre, ma che già mercoledì alla Dwars door Vlaanderen ha dimostrato di potersi adattare benissimo ai muri. La Jumbo-Visma perderà moltissimo senza il suo faro, ma Christophe Laporte e Tiesj Benoot sono in grande condizione e pronti a giocarsela con il gruppo dei migliori, dove potremmo trovare nel finale un altro duo, quello della Trek-Segafredo formato da Jasper Stuyven e Mads Pedersen, già 2° alla Ronde nel 2018.

Ed ecco che da Mohoric al vecchio leone Van Avermaet, da Campenaerts a Pidcock (e Van Baarle in casa Ineos), il pronostico non è chiuso, senza dimenticare i vari Matthews, Kueng, Kristoff, Turgis...

L'Italia? Questa volta le carte da giocare sono davvero poche, con i migliori specialisti delle pietre che, tra covid e cadute, hanno avuto intoppi a non finire. Parliamo di Trentin, Bettiol e Moscon, che comunque saranno al via, mentre Sonny Colbrelli sarà l'assente di maggior peso e il più grande rimpianto. Ci proverà anche Andrea Pasqualon per un buon piazzamento, ma più di questo è difficile pensare per il gruppo dei pochi azzurri al via domenica.

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