Domenica via al Delfinato delle assenze: Ineos favorita senza Roglic e Pogacar, occhio alla Movistar

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
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Domenica via al Delfinato delle assenze: Ineos favorita senza Roglic e Pogacar, occhio alla Movistar

Scatta una delle corse ideali di preparazione al Tour, molti big però vireranno verso il Giro di Svizzera anche se ci sono Thomas, Porte, Lopez, Mas, Valverde e Quintana. Colbrelli per le poche possibilità in volata, al via Aru e Froome.

Il Criterium du Dauphinè delle assenze? Rispetto agli scorsi anni, la corsa di riferimento quale preparazione per il Tour de France, il cui via coincide con l'ultima tappa del Giro d'Italia, presenta certamente un cast di partenti inferiore alle attese, non solo per quanto riguarda gli uomini di classifica.

Domenica lo start da Issoire con una delle poche occasioni per i velocisti resistenti, visto che sulle otto tappe previste non ce ne sono proprio di piatte, con la crono di 16 km da Firminy a Roche la Moliere al quarto giorno e un durissimo trittico finale in montagna, con l'arrivo di La Plagne per la frazione regina. Non ci saranno i due grandi favoriti della prossima Grande Boucle, ovvero il vincitore uscente Tadej Pogacar che correrà il Giro di Slovenia e il secondo dell'ultima edizione in giallo, Primoz Roglic che continua a lavorare in altura a Sierra Nevada verso il grande obiettivo.

Passeranno invece dal Giro di Svizzera (al via il 6 giugno, ultimo giorno del Delfinato) corridori che poi punteranno alle tappe al Tour, dal campione del mondo Alaphilippe a Mathieu Van der Poel, sino a Wout Van Aert e probabilmente lo stesso Tom Pidcock. Per la corsa transalpina, quindi, c'è una chiara favorita al successo finale con i suoi capitani, e parliamo del Team Ineos Grenadiers che proporrà al via Geraint Thomas, recente vincitore del Romandia, Richie Porte (2° in Svizzera dietro al compagno di squadra) e Tao Geoghegan Hart, supportati da un team eccezionale che comprende anche Kwiatkowski, Van Baarle, Amador e il giovane Rodriguez.

Proverà a far saltare il banco il Team Movistar con un altro tris di stelle: si tratta di Miguel Angel Lopez, che ha conquistato la Ruta del Sol neppure dieci giorni fa, Enric Mas e Alejandro Valverde, mentre la Jumbo-Visma proverà ad inserire con Kruijswijk e Kuss (deludenti al Romandia) e il giovane Vingegaard, elementi che poi andranno al Tour in supporto di capitan Roglic.

Attenzione ai francesi Gaudu, Martin e Barguil, che in salita possono fare male, con quest'ultimo che dividerà i galloni di capitano in casa Arkéa-Samsic con Nairo Quintana, ma anche a Kelderman (Bora-Hansgrohe), Ion Izagirre (Astana-Premier Tech), Brandon McNulty (Team UAE) e c'è curiosità per capire le condizioni di Chris Froome e Fabio Aru, che guideranno Israel Start-Up Nation e Qhubeka-Assos.

Poche occasioni per gli sprinter, come detto, quindi vedremo una Deceuninck-Quick Step che proverà a giocarsi le sue chances con Fabio Jakobsen e Florian Senechal (occhio per le tappe a Kasper Asgreen, vincitore del Fiandre), la Bahrain-Victorious punterà a ripetere il successo del Romandia con Sonny Colbrelli, mentre la Trek-Segafredo si affiderà a Mads Pedersen e Jasper Stuyven, la UAE al norvegese Alexander Kristoff.

E poi i cacciatori di un giorno come Van Avermaet, Teuns, Wellens, Aranburu, Lutsenko... e tanti altri.

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