E' tutto fatto per Imola mondiale, 52 anni dopo: attesa alle 13.00 l'ufficialità dell'UCI

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E' tutto fatto per Imola mondiale, 52 anni dopo: attesa alle 13.00 l'ufficialità dell'UCI

Battuta la candidatura francese de La Planche des Belles Filles: decisivo l'appoggio regionale e una struttura come l'autodromo Enzo e Dino Ferrari. Il percorso? Sarà tosto...

Cinquantadue anni dopo il trionfo di Vittorio Adorni, e sette anni dopo l'ultimo evento iridato su strada andato in scena in Italia, ovvero Firenze 2013, sarà Imola ad ospitare i campionati del mondo in programma dal 24 al 27 settembre.

Sì, la candidatura proposta dalla Regione Emilia-Romagna ha avuto la meglio su quella francese de La Planche des Belles Filles; l'ufficialità arriverà attorno alle ore 13.00, ma l'UCI ha approvato in toto il piano sul quale ha lavorato lo stesso ct azzurro Davide Cassani, specialmente sul piano tecnico per proporre un percorso il più vicino possibile alla difficoltà di quello originariamente previsto ad Aigle-Martigny.

In una ventina di giorni, Imola ha trovato le risorse e i mezzi per allestire un campionato del mondo su strada che sarà sì ridotto, senza le prove di Under 23 e juniores, ma rappresenterà comunque un'occasione enorme per un territorio che, lo ricordiamo, punta ad ospitare anche la grande partenza del Tour de France nei prossimi anni, con il presidente regionale Stefano Bonaccini in prima linea.

Aspetti decisivi? La qualità della logistica che permetterà di garantire quella “bolla” fondamentale di questi tempi, con l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari, dove si concluderanno tutte le prove, che propone strutture all'avanguardia e farà sì che i costi complessivi (normalmente attorno ai 5-6 milioni di euro) possano essere abbattuti in maniera significativa.

Warm Up Ciclismo” a luglio, quando la ripartenza del ciclismo italiano è avvenuta proprio ad Imola con le tante gare giovanili proposte da Davide Cassani e Marco Selleri della Nuova Ciclistica Placci, ha rappresentato il test ideale per dare le necessarie garanzie all'UCI. Il percorso? Si attendono i dettagli, ma si sfrutterà il territorio del ravennate per una prima parte di percorso già impegnativa e poi avvicinarsi ad Imola, dove sicuramente la salita dei Tre Monti (quella che caratterizzò il Mondiale del 1968) sarà un punto centrale di un tracciato che forse non sarà impegnativo come quello che avremmo visto in Svizzera, ma sarà degno di un evento iridato che l'Italia potrà presto riabbracciare.

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