Elisa Balsamo e la prima Roubaix con la maglia iridata: "Sarà unica, ma sono ancora confusa..."

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Stradal'intervista

Elisa Balsamo e la prima Roubaix con la maglia iridata: "Sarà unica, ma sono ancora confusa..."

A "tuttobiciweb" le parole della neo campionessa del mondo, sabato protagonista di una gara ancora più speciale dopo quanto successo a Leuven. "L'Olimpiade è stata un'enorme delusione, volevo la rivincita".

Sabato 2 ottobre sarà una data speciale per il ciclismo femminile, visto che finalmente anche le ragazze avranno l'opportunità di confrontarsi con il mito delle due ruote, la Roubaix tutta dedicata a loro con 116 km di battaglia tra le pietre e 17 settori in pavé.

Tra le protagoniste, oltre alle stelle Van Vleuten e Longo Borghini che, tra le altre, hanno già confermato la loro presenza, ci sarà pure l'iridata Elisa Balsamo, a sette giorni dal capolavoro mondiale di Leuven. Sarà proprio l'esordio con la maglia arcobaleno per la 23enne cuneese in forza alla Valcar (dal 2022 passerà nel Women's World Tour con la Trek-Segafredo, ndr), una prima unica in ogni senso.

Intervistata da Giulia De Maio di “tuttobiciweb”, nel corso del podcast “Bla Bla Bike”, Elisa è tornata sulle sue emozioni mondiali, prima di proiettarsi verso l'inferno del nord. “Ancora non mi rendo conto di cosa abbiamo combinato, perchè è una vittoria di tutto il team, lo ribadisco – ha sottolineato l'azzurra, nel frattempo tornata ad allenarsi in pista a Montichiari pensando già alla rassegna iridata in programma, proprio a Roubaix, dal 20 al 24 ottobre – L'Olimpiade era il grande obiettivo della stagione, da dicembre mi ero allenata solo per quello ed è stata una grande delusione (con i piazzamenti tra Omnium e Madison condizionati dalle cadute).

Una volta tornata a casa da Tokyo, ero mentalmente distrutta e la mia famiglia, così come il mio compagno (anch'egli corridore e specialista dei velodromi, Davide Plebani), ma anche il preparatore e la nutrizionista, mi hanno permesso di tornare a vedere la luce, concentrandoci tutti assieme verso il Mondiale. Era quella la mia rivincita”.

Sabato una Roubaix da dedicare anche al team che l'ha cresciuta tantissimo in questi anni: “La Valcar è stata fondamentale per me e poter gareggiare con la maglia iridata per l'ultimo mese con loro, è davvero bello perchè devo molto a questa squadra. La Roubaix con l'iride? Essendo la prima edizione, sarà unica sotto ogni punto di vista, ma solo venerdì sera o sabato mattina capirò forse cosa potrà significare”.

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