Filippo Ganna viaggia già verso Tokyo: i progetti tra strada e pista, con il ct Villa che escluderebbe il Tour...

Il 2020 è stato anche e soprattutto l'anno di Filippo Ganna, certamente il miglior corridore italiano di questa folle stagione, con quel meraviglioso titolo mondiale contro il tempo a Imola, le quattro vittorie di tappa al Giro d'Italia (dominando le tre crono) e pure i sigilli nell'unica prova di specialità alla Tirreno-Adriatico e nel campionato italiano.

Il colosso verbanese, però, già lavora al 2021 che segnerà, sempre che tutto non salti per aria causa pandemia, il suo secondo appuntamento con i Giochi Olimpici. A Tokyo, il 24enne della Ineos Grenadiers potrebbe partecipare a tre gare, correndo sia la cronometro che la prova su strada, e guidando infine il quartetto dell'inseguimento su pista verso l'assalto a quella Danimarca che sembra la favorita per l'oro, l'unico team forse superiore alla nazionale di Marco Villa.

Lo stesso ct azzurro ne ha parlato in occasione del raduno disputato negli ultimi tre giorni al velodromo di Montichiari: “Ci siamo ritrovati con lo stesso Filippo per capire come sarebbe uscito dal suo primo grande giro, debbo dire che i primi test sono stati ottimi – le parole rilasciate da Villa alla trasmissione “Radiocorsa” su Rai Sport – Vedremo per i campionati europei (in programma a Plovdiv dall'11 al 15 novembre, ndr), così come il programma del 2021 che dipenderà anche dalla squadra. L'esordio al Tour de France? Lo vedo difficile, con le Olimpiadi a seguire”.

Solo nelle prossime settimane, dopo i primi raduni (che rischiano di essere posticipati per molte squadre a causa della situazione Covid), capiremo davvero su cosa punterà il fuoriclasse azzurro nel 2021. Con il sogno della Parigi-Roubaix che, prima o poi, diventerà tale...