Filippo Ganna vince la crono di Milano anche... forando, il Giro 2021 è di Egan Bernal!

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Stradagiro d'italia 2021

Filippo Ganna vince la crono di Milano anche... forando, il Giro 2021 è di Egan Bernal!

Il piemontese chiude una corsa rosa splendida per i colori italiani, con Damiano Caruso grandioso 2° dietro al colombiano. Terzo posto per Yates, poi Vlasov e la risalita di Martinez (5°) e Almeida (6°).

Il Giro d'Italia di Egan Bernal si conclude con l'atteso trionfo nella crono (30,3 km) da Senago a Milano, sino all'ombra del Duomo, del compagno di squadra del colombiano, un Filippo Ganna capace di battere anche la sfortuna, sotto forma di foratura nel finale di una prova che stava dominando, per prendersi la quinta prova contro il tempo consecutiva nella corsa rosa, dopo il tris del 2020 e l'apertura di quest'anno a Torino.

Il colosso piemontese batte di 12 secondi Remi Cavagna, che non riesce a regalare neppure una vittoria di tappa alla Deceuninck-Quick Step, ma quanti rimpianti per il francese che cade alla penultima curva, a 500 metri dalla conclusione, quando era un paio di secondi in vantaggio rispetto al campione del mondo di specialità. Altro podio di tappa per Edoardo Affini (Jumbo-Visma), a pochi centesimi dallo stesso Cavagna, mentre Matteo Sobrero (Astana Premier-Tech) è quarto ad un secondo e mezzo dal secondo posto, dopo essersi ritrovato praticamente... addosso l'ammiraglia della Groupama-FDJ all'altezza della prima curva, un inciampo che gli è costato probabilmente la piazza d'onore.

A 1'53” da “Top Ganna”, ecco l'arrivo a braccia alzate della maglia rosa (con intenso bacio alla fidanzata Maria Fernanda subito dopo il traguardo e una festa colossale dei tanti colombiani arrivati in Piazza Duomo), che perde una trentina di secondi da Damiano Caruso e festeggia, al suo esordio sulle strade del Giro, la sua seconda corsa a tappe di tre settimane dopo il Tour 2019. Bernal è il secondo colombiano a conquistare la corsa rosa dopo Nairo Quintana che ci riuscì nel 2014. E per la Ineos Grenadiers si tratta del terzo sigillo al Giro negli ultimi 4 anni dopo Froome 2018 e Geoghegan Hart 2020.

A 1'29” dal trionfatore, ecco quindi un meraviglioso Damiano Caruso, che regala all'Italia (e ovviamente alla sua Bahrain-Victorious) un secondo posto finale da sogno, in un Giro che ha visto gli azzurri conquistare, con quella odierna di Ganna, la bellezza di sette tappe (con sei corridori diversi).

Il terzo posto finale è di Simon Yates (Team BikeExchange), a 4'15” da Bernal e dopo aver provato ad incrinare le certezze del colombiano sui due arrivi in salita dell'ultima settimana, prima di cedere ieri verso l'Alpe Motta, con ampio margine su Aleksandr Vlasov che regala comunque all'Astana di Beppe Martinelli un buon 4° posto. A 44 secondi dal russo, ecco Daniel Felipe Martinez (Ineos Grenadiers) e Joao Almeida (Deceuninck) appaiati in quinta piazza, che va però al colombiano, strepitoso gregario di Bernal, per questione di centesimi nella crono.

La top ten si completa con Romain Bardet (Team DSM), che perde come da pronostico due posizioni nella crono conclusiva, con Hugh Carthy (EF-Nippo) sceso all'8°, Tobias Foss (Jumbo-Visma) che ha conservato un ottimo 9° posto e Daniel Martin (Israel) infine decimo. Il secondo italiano in classifica alla fine risulterà Davide Formolo, che sul filo di lana ha superato (per soli 10”) Lorenzo Fortunato, trionfatore sullo Zoncolan e 16° nella generale alle spalle del veronese del Team UAE.

Le maglie: la ciclamino è per la prima volta in carriera sulle spalle di Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), quella azzurra dei GPM al francese Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen) e quella bianca allo stesso Egan Bernal.

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