Gino Maeder corona un'altra fuga a San Giacomo, ma che sfida Bernal-Evenepoel! Valter in rosa

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Gino Maeder corona un'altra fuga a San Giacomo, ma che sfida Bernal-Evenepoel! Valter in rosa

Sul primo arrivo in salita del Giro esulta lo svizzero della Bahrain-Victorious, il colombiano chiude secondo davanti a Daniel Martin, al belga (ora 2° nella generale) e uno splendido Ciccone. L'ungherese (il primo della storia) nuovo leader a sorpresa.

Un Giro che esplode di nuovo, in una sesta tappa corsa di nuovo sotto la pioggia tra le strade marchigiane che hanno regalato spettacolo, lungo i 160 km dalle Grotte di Frasassi al traguardo in salita di San Giacomo, sopra Ascoli Piceno.

Viene ancora premiato il coraggio dei fuggitivi, con Gino Maeder che corona un'azione partita a 130 km dal traguardo, ma a soli 12 secondi dal 24enne svizzero (primo successo di peso tra i pro, dopo la beffa alla Parigi-Nizza), che riscatta la terribile giornata di ieri vissuta dalla Bahrain-Victorious con il ritiro di Mikel Landa e si prende pure la maglia azzurra di miglior scalatore, arrivano i primi big con Egan Bernal che incendia la corsa, attaccando con Remco Evenepoel costantemente alla sua ruota.

Il colombiano chiuderà secondo davanti a Daniel Martin, lo stesso belga e un gran Giulio Ciccone (5°), che pure si era mosso in precedenza assieme a Bardet e Bettiol e poi ha saputo comunque reggere il ritmo dei migliori; a 25” dal vincitore ecco Damiano Caruso, ora miglior italiano in classifica al 7° posto e appena davanti allo stesso Ciccone, in una graduatoria generale che vede il primo ungherese della storia comandare in un grande giro. Attila Valter (Groupama-FDJ), infatti, si veste di rosa conservando 11 secondi di margine su Evenepoel e 16 su Bernal (con Vlasov 4° a 24), in una giornata che vede Simon Yates perdere un'altra quindicina di secondi e trovarsi ora decimo, a 49” dal leader.

Una tappa durissima, tra pioggia e vento con la Ineos Grenadiers che, a 70 km dalla conclusione, scatena la bagarre sul falsopiano tra Forca di Gualdo e Castelluccio, facendo saltare in aria la maglia rosa Alessandro De Marchi (che concluderà con oltre 25 minuti di distacco), ma anche potenziali uomini di classifica come Domenico Pozzovivo, arrivato ad oltre 20' dai primi. In casa Italia, inoltre, va ricordata la prestazione di Formolo, a 40” da Maeder e ora 11° nella generale a 55” dalla maglia rosa, mentre Vincenzo Nibali paga 57” e ora si trova a 1'43” dalla vetta.

Maeder è stato bravissimo a reggere, assieme agli altri sette coraggiosi di giornata e poi negli ultimi 60 km con il compagno di squadra Mohoric (strepitoso), Mollema e Cataldo, per poi andarsene ai -4 km e conservare quei pochi secondi sugli uomini più attesi.

Venerdì l'arrivo a Termoli, insidioso con un “muro” ai 2 km dall'arrivo, ma che dovrebbe premiare comunque le ruote veloci.

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