Giro 2022: ancora si sa poco del percorso, ma non avrà Pogacar, Roglic, Evenepoel e Bernal

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradagiro d'italia 2022

Giro 2022: ancora si sa poco del percorso, ma non avrà Pogacar, Roglic, Evenepoel e Bernal

Mentre si parla della partenza dall'Ungheria, "recupero" del 2020, e del finale all'Arena di Verona come nel 2019, arriva l'annuncio di Lefevere per il belga, che a sorpresa non farà la sua seconda partecipazione alla corsa rosa. E i big latitano.

Anche Remco Evenepoel non sarà al via del Giro d'Italia 2022, a meno di colpi di scena.

Dopo Tadej Pogacar, Primoz Roglic e la maglia rosa uscente Egan Bernal, che hanno già fatto intendere di puntare direttamente al Tour de France (anche se i programmi ufficiali per i capitani di UAE, Jumbo-Visma e Ineos non sono ancora stati resi noti in maniera dettagliata), viene così a mancare un altro potenziale candidato al successo finale, che ha fatto il suo esordio in un grande giro proprio allo scorso Giro.

Patrick Lefevere, infatti, ha parlato a RTBF del programma del fenomeno belga in ottica 2022: l'idea iniziale era quella di riportarlo al Giro, visto che la “prima” al Tour de France avverrà solo nel 2023, ma si è optato per un esordio a San Juan, in Argentina a fine gennaio, per poi puntare decisi sulle corse a tappe di una settimana, in particolare la Tirreno-Adriatico, e su qualche classica prima di staccare e poi andare all'assalto del Giro di Svizzera e, unico GT che disputerebbe Evenepoel, la Vuelta Espana da capitano unico della Deceuninck-Quick Step.

Ecco che il Giro 2022 rischia di pagare dazio allo strapotere del Tour, molto più del 2021, anche se la stessa Ineos potrebbe difendere le ultime due vittorie nella corsa rosa magari con il vincitore del 2019, Richard Carapaz, o con lo stesso Adam Yates.

Non aiuta certo il fatto che il percorso del primo GT stagionale debba ancora rivelarsi, o meglio ancora non c'è una data ufficiale per la presentazione (si parla di fine novembre, dopo l'emergenza post Covid che portò a presentare l'edizione 2021 a febbraio inoltrato). L'unica certezza è la partenza dall'estero, venerdì 6 maggio, e al 99% sarà l'Ungheria a “recuperare” la tre giorni saltata nel 2020 causa pandemia. Come anticipa “tuttobiciweb”, però, non ci sarebbe la cronometro iniziale a Budapest, con la prova contro il tempo spostata al secondo o terzo giorno, prima del riposo con trasferimento in Italia per ripartire, quasi certamente, di nuovo dalla Sicilia toccata più volte negli ultimi anni.

Le montagne? Tante voci ma ancora poche garanzie, anche se un traguardo sulle Tre Cime di Lavaredo è decisamente probabile, come la conclusione a Verona con una cronometro, come nell'edizione 2019, e il traguardo nell'iconica Arena.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
97
Consensi sui social