I grandi giri del 2021? La Vuelta partirà da una cattedrale, Giro in alto mare e Tour... fatto

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I grandi giri del 2021? La Vuelta partirà da una cattedrale, Giro in alto mare e Tour... fatto

La corsa iberica ha già annunciato il via da Burgos, il 14 agosto 2021. Per la corsa rosa "tutto aperto" (parola di Vegni), con Monte Lussari e Fauniera grandi montagne. Domenica la presentazione della Grande Boucle, con doppia crono e Pirenei decisivi.

Deve ancora terminare la Vuelta Espana 2020, ma considerata la fine ritardata di questa stagione, è già tempo di lancio dei percorsi dei grandi giri per quanto riguarda il 2021.

Lo stesso direttore della corsa a tappe iberica, Javier Guillen, ha già annunciato la partenza da Burgos, il 14 agosto 2021, con un'inedita crono individuale che vedrà la partenza all'interno della storica cattedrale castigliana. Solo nei prossimi mesi conosceremo il percorso definitivo, così come per quanto riguarda un Giro d'Italia che dovrebbe essere svelato nel mese di gennaio.

Prevista dall'8 al 30 maggio, sperando che questa volta le date rimangano le stesse dopo la rivoluzione autunnale obbligata causa pandemia, la prossima edizione della corsa rosa vedrà quasi certamente un tracciato completamente sulla penisola, come in questo 2020 dopo la rinuncia alla tre giorni inaugurale a Budapest. “E' ovvio che, in caso di frontiere chiuse e quarantene obbligatorie, sarebbe quasi impossibile partire dall'estero, ma ci sono varie richieste e non escludo ancora questa possibilità”, ha spiegato ieri sera Mauro Vegni, nel corso della trasmissione “Radiocorsa”.

I rumors parlano di un possibile start ancora al Sud, dopo la quattro giorni siciliana, ma è tutto apertissimo e in via di definizione, con un paio di certezze per quanto riguarda le grandi montagne, ovvero il progetto dell'arrivo friulano sulla vetta del Monte Lussari (con possibile conclusione del Giro a Verona), oltre alla tappa che ripercorrerebbe la granfondo Fausto Coppi, con il ritorno del leggendario Fauniera a 22 anni di distanza dall'ascesa nel Giro 1999.

Ancora un paio di giorni, invece, e scopriremo il percorso del Tour de France 2020; in realtà, i siti francesi hanno anticipato le decisioni che il direttore della Grande Boucle, Christian Prudhomme, svelerà ufficialmente domenica sera (a partire dalle ore 20) in diretta tv. Certa la tre giorni iniziale in Bretagna (start il 26 giugno 2021), con l'arrivo in salita al Mur de Bretagne al secondo giorno, ci dovrebbero essere due crono (una al quinto giorno, l'altra al penultimo a Saint Emilion), con il ritorno sul Mont Ventoux, ma il probabile arrivo in discesa dopo aver scalato la vetta regina del Massiccio Centrale. Soprattutto, sarebbero decisivi i Pirenei anziché le Alpi, affrontate nel secondo week-end di gara con “solo” le tappe a Le Grand Bornand e Tignes (nel secondo caso, risarcimento della tappa fermata in vetta all'Iseran nell'edizione 2019).

Ben più dure sarebbero le frazioni pirenaiche, con arrivi ad Andorra, a St. Lary Soulan (in cima al Col de Portet, come nel 2018 quando vinse Quintana) e sulle pendenze durissime dell'inedito Col de Bagargui.

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