Il bis di Bennett nel gran giorno di Affini: un italiano in maglia roja! Amburgo, che sorpresa Haller

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Stradaworld tour 2022

Il bis di Bennett nel gran giorno di Affini: un italiano in maglia roja! Amburgo, che sorpresa Haller

Alla Vuelta un'altra super volata dell'irlandese, il mantovano conquista il simbolo del primato ("devo ringraziare la squadra per questo regalo") e si godrà la ripartenza in rosso dai Paesi Baschi. Bora-Hansgrohe scatenata: l'austriaco vince la Bemer Cyclassics beffando in maniera clamorosa Van Aert.

Una domenica da favola per la Bora-Hansgrohe, ma anche per Edoardo Affini che diventa il terzo diverso leader, sempre in casa Jumbo-Visma, della 77^ Vuelta Espana.

Un italiano torna a vestire la maglia roja, sette anni dopo Fabio Aru (che vinse quella edizione della corrida iberica), al termine della terza frazione con partenza e arrivo, come previsto di gruppo compatto, a Breda. Lo sprint è ancora di Sam Bennett, al bis dopo Utrecht e lanciato di nuovo splendidamente da Danny Van Poppel per battere, proprio come ieri, Mads Pedersen (con McLay gran 3° davanti a Coquard), ma la 20esima piazza significa Affini in cima alla classifica generale.

Come ammetterà nel post corsa, si è trattato di una scelta ben precisa della Jumbo-Visma, dopo aver concesso a Gesink di passare per primo nella cronosquadre e aver portato davanti a tutti Teunissen 24 ore fa, concludendo 4° nella volata della 2^ tappa.

Per Affini una giornata speciale anche perchè lui è cresciuto ciclisticamente nei Paesi Bassi, negli anni del passaggio verso il mondo pro, e proprio lassù ha conosciuto la sua attuale compagna. Martedì, nella prima tappa in terra spagnola, nel cuore dei Paesi Baschi dopo il giorno di riposo previsto domani, il colosso mantovano potrà godersi un'intera giornata in rosso in mezzo al gruppo.

Dicevamo della Bora pigliatutto: ebbene per il team tedesco il vero capolavoro è stato confezionato alla Bemer Cyclassics Amburgo, praticamente la corsa di casa e nella quale, almeno sulla carta, Politt e compagni non partivano tra i favoriti in mezzo a quasi tutti i migliori sprinter al mondo. Dal campione di Germania a Schelling, Konrad e Haller, il team di Ralph Denk ha provato a variare il previsto trend di una volata e, complice anche una caduta di gruppo avvenuta a poco più di 30 km dal termine, è riuscita nell'intento.

La 25esima edizione della classica World Tour, così, si è decisa con uno sprint di soli cinque corridori, portato via da Wout Van Aert all'ultimo passaggio sull'unico strappo di giornata, il Waseberg posto per la terza volta a 15 km dall'arrivo cittadino. Il belga era il favoritissimo a quel punto, ma uno strepitoso Marco Haller, con il compagno Konrad (poi 5°) a lanciarlo, è riuscito ad anticipare il fuoriclasse della Jumbo-Visma ai -250 mt, resistendo al ritorno di WVA, secondo per un soffio davanti a Quinten Hermans (Intermarché), per regalarsi la vittoria più bella della carriera a 31 anni.

A 9 secondi è arrivata la prima parte del gruppo, regolata da Jasper Philipsen (assieme al campione europeo Fabio Jakobsen, arrivato più attardato, tra i principali candidati al successo alla vigilia), con Matteo Trentin miglior italiano in dodicesima posizione, mentre Elia Viviani e Alberto Bettiol si erano mossi in precedenza nel tentativo di rientrare sul gruppetto poi risultato vincente, senza riuscirci.

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