Il ritiro immediato di Dumoulin, il giorno del ritorno di Bernal: come si divide la carriera di due campioni

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Il ritiro immediato di Dumoulin, il giorno del ritorno di Bernal: come si divide la carriera di due campioni

Ieri l'annuncio del vincitore del Giro 2017, che lascia con effetto immediato senza arrivare al Mondiale. Il colombiano, dopo il terribile incidente di gennaio, in gara da oggi in Danimarca. E Roglic dice sì alla Vuelta...

Le carriere di due grandi campioni che si dividono, nel giro di poche ore.

Parliamo di due vincitori del Giro d'Italia, a partire da Tom Dumoulin che la maglia rosa l'ha indossata nel 2017, arrivando poi 2° l'anno successivo così come, sfiorando un'impresa davvero straordinaria, poche settimane più tardi nel Tour de France vinto da Geraint Thomas davanti al neerlandese.

Il classe '90 che nei tre anni in Jumbo-Visma non si è mai più ritrovato ai suoi livelli, quelli della Vuelta sfiorata nel 2015, delle tappe vinte al Tour e appunto dei Giri corsi da grande protagonista, oltre ai due argenti olimpici a crono (Rio 2016 e Tokyo 2021, la sua vera ultima fiammata) e il titolo mondiale di specialità conquistato a Bergen 2017, ha annunciato lunedì sera il suo ritiro con effetto immediato. Avrebbe dovuto lasciare a fine 2022, puntando nuovamente alla cronometro iridata di metà settembre in Australia, ma Dumoulin, pur definendosi orgoglioso di quanto fatto nell'arco della sua bellissima carriera, ha semplicemente ammesso di “non poterne più”. D'altronde, i problemi fisici e anche quelli psicologici, ovvero il peso di tutte le aspettative che già lo portarono ad annunciare un primo stop agonistico (durato 5 mesi) nel gennaio 2021, sono stati decisivi nella scelta di abbandonare l'agonismo a soli 31 anni.

Una carriera che rinasce da quest'oggi, invece, è quella di Egan Bernal: a neppure 7 mesi dal terribile incidente patito a fine gennaio in allenamento, lo scalatore colombiano della Ineos Grenadiers rimetterà un dorsale al Giro di Danimarca, corsa a tappe di cinque giorni che servirà al vincitore del Giro 2021 e del Tour 2019 a riprendere confidenza con le gare, per poi cercare magari qualche risultato nel finale di stagione, in particolare nelle classiche italiane, dall'Emilia al Lombardia.

E poi c'è la notizia del ritorno, anche se in questo caso lo stop è stato relativamente breve, ad un mese dal ritiro al Tour de France dovuto all'infortunio patito alla spalla ma soprattutto alla schiena (coinvolgendo due vertebre), di Primoz Roglic. Il vincitore delle ultime tre edizioni della Vuelta Espana sarà al via della corrida iberica, venerdì con la cronosquadre in programma a Utrecht. La Jumbo-Visma ha sciolto la riserva sulla presenza del campione sloveno, leader di un team che conterà anche su Edoardo Affini, fondamentale a partire dalla tappa d'apertura contro il tempo, Rohan Dennis, Mike Teunissen, Sam Oomen, Robert Gesink, Chris Harper e Sepp Kuss.

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