In attesa delle wild card e del percorso, il Giro 2021 è ormai definito tra Appennino, Zoncolan e...

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Stradagiro d'italia 2021

In attesa delle wild card e del percorso, il Giro 2021 è ormai definito tra Appennino, Zoncolan e...

Dopo l'annuncio della Grande Partenza da Torino, ultimi sopralluoghi per RCS verso la presentazione ufficiale della prossima settimana. Vediamo tappa per tappa cosa presenterà la corsa rosa al via il prossimo 8 maggio.

Torino e il Piemonte per le prime tre giornate di corsa, dalla crono inaugurale del cuore della città alla volata di Novara e alla tappa frastagliata che porterà il gruppo verso Canale.

Il Giro d'Italia 2021, che ha lanciato la Grande Partenza nella giornata di ieri, in realtà è ormai definiti in quasi tutti i suoi dettagli, a poco più di tre mesi dallo start dell'8 maggio e con tutte le problematiche legate al Covid che ne hanno ritardato la presentazione. Il percorso completo dovrebbe essere svelato da RCS mercoledì 10 febbraio, un paio di giorni dopo l'ufficialità delle tre wild card che verranno assegnate lunedì.

Si è atteso, oltre che per gli ultimi accordi con le varie località sede di tappa, anche per la conclusione dell'accordo sui diritti tv che, stando alle ultime, saranno di nuovo nelle mani della Rai, dopo l'offerta proposta da Discovery Channel ai vertici di RCS. Ad ogni modo, si conoscono praticamente già tutte le tappe, fatta eccezione per un paio di dubbi in particolare legati al passaggio da Mantova per celebrare i 90 anni della prima maglia rosa Learco Guerra. E allora, dopo il trittico piemontese in avvio, si dovrebbe ripartire con la Piacenza-Sestola, per il primo arrivo in salita sull'Appennino modenese, poi spazio ancora ai velocisti con la Modena-Cattolica e giù verso la costa adriatica con le Grotte di Frasassi per la partenza della tappa che porta al secondo traguardo in quota, a Colle San Giacomo.

Termoli e Foggia dovrebbero anticipare la conclusione del secondo week-end con la carovana rosa nel cuore del Gran Sasso per il terzo arrivo in salita, a Campo Felice. Appennino grande protagonista, visto che la Foligno-Perugia (inizialmente si era pensato ad una crono simile a quella del 2017, ma potrebbe anche esserci una tappa in linea) verrà seguita dalla frazione delle strade bianche, con arrivo a Montalcino, e poi ancora salite verso Bagno di Romagna.

Una delle ultime (e poche in generale) chances per i velocisti nella Ravenna-Verona, ed ecco sabato 22 maggio il primo traguardo in salita davvero tosto con la Cittadella-Monte Zoncolan, con il “Kaiser” scalato dal versante di Sutrio. La Grado-Gorizia, con sconfinamento in Slovenia, è ancora da “leggere”, poi prima del secondo giorno di riposo il tappone dolomitico, da Sacile a Cortina scalando Fedaia, Pordoi e Giau prima della picchiata finale.

Cruciale anche l'arrivo di un paio di giorni più tardi a Sega di Ala, già visto al Giro del Trentino; dopo una probabile tappa a Bergamo (ma proprio qui ci si potrebbe giocare la possibilità Mantova), i due arrivi in quota che decideranno il Giro, venerdì 28 e sabato 29 maggio, tra Piemonte con l'ascesa all'Alpe di Mera e la Valtellina con il Montespluga, sopra Madesimo.

Infine, la crono milanese come nel 2020, su una distanza che dovrebbe risultare abbastanza simile (15 km) e potrebbe, come in occasione del duello tra Geoghegan Hart e Hindley, decidere la maglia rosa.

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