Julian Alaphilippe corona il sogno: il titolo mondiale è suo, battuti Van Aert e Hirschi

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Julian Alaphilippe corona il sogno: il titolo mondiale è suo, battuti Van Aert e Hirschi

Ad Imola, il fuoriclasse della Deceuninck riporta l'iride in Francia dopo 23 anni. Per l'Italia un Nibali generoso e Caruso in top ten.

Un sogno realizzato, per un campione che meritava un titolo del genere, dopo averlo già accarezzato in un paio di occasioni.

Ad Imola, Julian Alaphilippe si laurea nuovo campione del mondo di ciclismo su strada, con il transalpino che riporta il titolo in Francia 23 anni dopo Laurent Brochard, che vinse a San Sebastian '97. Dove tutti lo attendevano, sul punto più duro della salita di Cima Gallisterna, il 28enne in forza alla Deceuninck ha fatto la differenza, guadagnando quei 5 secondi poi risultati già decisivi nei confronti dei fuoriclasse che lo seguivano, da Fuglsang a Van Aert, da Kwiatkowski a Hirschi e Roglic.

Alla fine, nell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari, “Loulou” arriva in perfetta solitudine con 24 secondi di margine sul quintetto regolato nettamente da Van Aert, che non è riuscito a coronare l'enorme lavoro del Belgio che aveva chiuso sul tentativo al penultimo giro di un pericolosissimo (e strepitoso) Tadej Pogacar. Il bronzo, rispettando in pieno i pronostici da podio, l'ha preso il 22enne Marc Hirschi, che ha bruciato al fotofinish Kwiatkowski, 4° davanti a Fuglsang e Roglic.

L'Italia non partiva con i favori del pronostico e, pur provandoci nell'ultimo giro con Caruso prima e Nibali poi, alla fine i due siciliani sono stati i migliori con Damiano che ha concluso al decimo posto, nel gruppetto arrivato a 53 secondi e regolato da un ottimo Matthews (7°), mentre lo squalo messinese ha concluso 15°.

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