L'assalto rosa di Evenepoel e il... giallo di Almeida e della sanzione causa borraccia: "Non ero stato io"

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L'assalto rosa di Evenepoel e il... giallo di Almeida e della sanzione causa borraccia: "Non ero stato io"

La quarta tappa del Giro, con le salite verso Sestola, propone i due alfieri della Deceuninck quali candidati al primato di Ganna. Il portoghese spiega perchè gli è stata tolta la sanzione. Formolo: "Occhio anche ad Ulissi".

Verso Sestola per il primo vero esame di questo Giro d'Italia 2021, almeno questa è la sensazione chiara in gruppo e tra gli addetti ai lavori, pensando ai 4 durissimi km di Colle Passerino, l'ultima erta di una giornata sull'Appennino che sarà resa ancora più dura dalla pioggia in arrivo nel pomeriggio.

Sarà la tappa del sogno rosa di Remco Evenepoel? Oppure del ritorno da leader del Giro, come fu per 15 giorni nell'edizione 2020, di Joao Almeida? I due fari della Deceuninck-Quick Step, infatti, sono i principali candidati a spodestare dal trono Filippo Ganna, considerate le loro caratteristiche e il fatto di trovarsi al 3° posto nella generale, a soli 20” dal verbanese e davanti a tutti gli altri uomini di classifica.

Il portoghese, tra l'altro, è stato protagonista nelle ultime ore di un giallo legato ad una sanzione prima ricevuta, e a quanto pare poi levata, per lancio di borraccia non consentito (fuori dalle green zone) nella tappa di ieri. Al di là dei 25 punti UCI, una seconda ammonizione significherebbe un minuto di penalizzazione in classifica (con esclusione dalla corsa alla terza), ma il pericolo è scampato. “Stamattina abbiamo chiarito che non ero stato io a lanciare quella borraccia – ha raccontato Almeida ai microfoni di Rai Sport – Per la tappa di oggi vedremo come si metterà la corsa, ma sia io che Remco possiamo puntare alla maglia rosa”.

In tema di multe, ecco invece che a Samuele Zoccarato non è stata levata la sanzione di 500 franchi per gli stessi motivi. E il corridore della Bardiani, ieri in fuga praticamente per tutta la tappa, ha spiegato (sempre ai microfoni di Umberto Martini) che lui in realtà non ha fatto nulla, ma “è la mia parola contro quella del giudice. Stamattina ho provato a chiarire, ma penso non ci sia nulla da fare. Io sapevo bene di avere le telecamere puntate addosso trovandomi in fuga, mai mi sarei sognato di gettare borracce o cartacce nell'ambiente”.

Al villaggio di partenza ha parlato anche Simon Yates. “E' la prima tappa dura e le condizioni climatiche la renderanno ancora più tosta – dice uno dei grandi favoriti del Giro – Vedremo come andrà questo primo confronto tra uomini di classifica, difficile dire quali saranno gli avversari più pericolosi. E' ancora presto”.

Aleksandr Vlasov (Astana) ha cominciato benissimo con la crono di Torino, ma non si sbilancia: “Mi sento bene, ma ora bisogna vedere il confronto con gli altri. Oggi non si vincerà il Giro, ma si può perdere qualcosa se non ci si fa trovare pronti”. Infine Davide Formolo (UAE), che oggi potrebbe avere una bella chance: “E' una tappa insidiosa anche per le strade strette e poi bagnate, sarà una guerra per prendere davanti gli strappi e le discese, credo verrà fuori una giornata molto selettiva. Noi abbiamo anche Ulissi che può fare bene su un finale del genere, io ci proverò se vedrò l'occasione”.

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