L'assolo di Remco Evenepoel a Overijse, tra incendi e polemiche. Ackermann apre il Giro di Germania

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L'assolo di Remco Evenepoel a Overijse, tra incendi e polemiche. Ackermann apre il Giro di Germania

In Belgio succede di tutto, con la corsa neutralizzata per quasi mezz'ora quando il belga, poi in trionfo, era già da solo in testa. Lo sprinter della Bora profeta in patria, mentre Viviani perde la maglia di leader nella crono del Poitou-Charentes.

Non solo Vuelta Espana, in un giovedì ricchissimo di ciclismo su strada (e non solo).

La Druivenkoers-Overijse, semi classica belga con un cast partenti decisamente di livello, ha regalato emozioni di ogni tipo e alla fine un'altra vittoria di Remco Evenepoel. Il fenomeno di Schepdaal è partito a 60 km dall'arrivo, dopo aver scatenato la bagarre poco prima assieme a Julian Alaphilippe e Kasper Asgreen, compagni di squadra di una Deceuninck... illegale.

Il campione del mondo e il danese hanno poi fatto il classico buco al compagno, partito in solitaria per sfidare tutto il gruppo che si è riunito ai -50 e ha dato la caccia a Remco; sino ai -30 km, quando Alpecin-Fenix e UAE Emirates avevano ridotto a poco più di 30 secondi il margine del fuggitivo, sembrava davvero dura per Evenepoel farcela, ma un incendio scoppiato a bordo strada, sul percorso del finale di corsa, ha costretto l'organizzazione a fermare tutto.

Stop di quasi mezz'ora, gara neutralizzata con il 21enne belga ripartito con il suo vantaggio, ma certamente in grado di poter recuperare un po' di energie e con l'organizzazione tra le squadre delle ruote veloci, Gaviria su tutti, che è mancata dopo l'episodio clou. E così, Remco Evenepoel è andato in scioltezza al traguardo di Overijse, con oltre 35 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Mikkel Honoré, secondo dopo aver staccato nel finale Aimé De Gendt, comunque terzo per un soffio davanti a Kasper Asgreen che ha regolato il gruppetto e visto il Wolfpack piazzare tre atleti ai primi quattro posti.

In Francia, penultima giornata di gara al Tour du Poitou-Charentes con due semitappe attorno a Loudun: al mattino, Elia Viviani ha battuto tutti in volata, cedendo la sua maglia bianca di leader della generale nella lunga (23,5 km) cronometro del pomeriggio, vinta da Ben Hermans (Israel Start-Up Nation). Il belga ha bruciato di un solo secondo il britannico John Archibald della Eolo-Kometa, con Alessandro De Marchi buon 6° a 19 secondi dal compagno di squadra, mentre Connor Swift (Arkéa-Samsic) è diventato il nuovo capoclassifica, con Viviani alla fine lontano 1'57” da Hermans nella graduatoria di tappa.

Via al Giro di Germania, con la prima delle quattro tappe in programma e dedicata ai velocisti sul complicatissimo arrivo di Schwerin: tante curve nel finale e una caduta negli ultimi 2 km fatale per Mark Cavendish (rimasto in piedi, ha chiuso 34°) e Alessandro Covi, finito a terra con altri compagni della UAE Emirates. E' stato duello tra sprinter tedeschi come ci si attendeva e Pascal Ackermann, con una volata lunghissima, è stato in grado di resistere al duo della Bahrain-Victorious che certo ha pasticciato non poco, visto che Marco Haller non ha praticamente lanciato capitan Phil Bauhaus, alla fine secondo davanti al compagno di squadra austriaco. In casa Italia, settimo posto per Luca Mozzato, all'ennesima top ten stagionale, e nono per Marco Canola.

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