L'Astana "italiana" si presenta: Nibali esordirà alla Valenciana. Lopez capitano al Giro 2022

Si presenta la nuova Astana, con il ritorno di Alexandre Vinokourov al timone di comando e tanta Italia in seno alla formazione kazaka, dai ds Giuseppe Martinelli e Bruno Cenghialta, sino agli 11 corridori del bel paese in organico.

Spicca, ovviamente, l'inizio della seconda era di Vincenzo Nibali con la maglia della formazione con la quale ha conquistato tre dei suoi quattro grandi giri (maglia rosa nel 2013 e nel 2016, Tour de France nel 2014); un'era partita con il ritiro sulle strade spagnole di Altea, che durerà sino al prossimo 20 dicembre. Collegati in video conferenza con i media di tutto il mondo, i corridori dell'Astana hanno cominciato a parlare dei loro programmi, a partire da Miguel Angel Lopez (anch'egli di ritorno in Kazakhstan dopo l'amara esperienza con la Movistar) che sarà il capitano per il prossimo Giro d'Italia, “con l'obiettivo di provare a vincerlo”.

Alexey Lutsenko, invece, tornerà al Tour de France dopo il 7° posto del 2021 e con il mirino puntato sulla zona podio, mentre sarà David De la Cruz il riferimento dell'Astana alla Vuelta Espana, ma con lo stesso Lopez che dovrebbe bissare l'impegno in un GT dopo la corsa rosa.

E Vincenzo Nibali e Gianni Moscon? Lo “squalo” comincerà a febbraio dalla Volta a la Comunitat Valenciana, il “trattore” punterà dritto alle classiche del nord, Fiandre e Roubaix in primis. Il siciliano, poi, dovrebbe partecipare al Giro ma lui stesso non si è ancora sbilanciato: “Questo primo ritiro pedalato sta andando molto bene – ha raccontato Nibali a tuttobiciweb - Stiamo provando i materiali, prendendo le misure e iniziando ad accumulare chilometri nelle gambe, oltre a svolgere test con la bici da crono.

Stiamo facendo tutto il necessario per partire in buona condizione, il 20 dicembre torneremo a casa con le ore di allenamento fondamentali in vista di gennaio.

In vista del mio 18° anno da professionista sto lavorando bene e, come ogni inverno, aggiungo qualcosa in più alla mia preparazione. Da quando ho corso in Astana è passato del tempo e sono cambiato: ho aggiunto più palestra, ginnastica, stretching. La concorrenza dei giovani è incredibile, ma non mi mancano il mordente e la voglia di non mollare mai”.