L'omaggio a Poulidor e il sogno giallo di MVDP. "Finale duro, non ci saranno solo Alaphilippe e Van Aert"

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L'omaggio a Poulidor e il sogno giallo di MVDP. "Finale duro, non ci saranno solo Alaphilippe e Van Aert"

Ieri il lancio della splendida divisa che l'Alpecin-Fenix ha proposto (ma non utilizzerà in gara) per omaggiare il nonno di Van der Poel, il principale favorito per cominciare il suo primo Tour de France con una vittoria. Le parole alla vigilia del via da Brest.

Un Tour de France speciale, per Mathieu Van der Poel e la sua famiglia.

E' stato davvero apprezzatissimo quanto annunciato giovedì dal Team Alpecin-Fenix, che ha realizzato una divisa giallo-viola, utilizzata solo per la presentazione ufficiale di ieri e per gli allenamenti (non la vedremo in gara), oltre ad essere in vendita per appassionati e collezionisti, omaggio a Raymond Poulidor e a quella Mercier per la quale il leggendario corridore francese gareggiava.

Il nonno di Mathieu Van der Poel è stato ricordato in maniera unica e il nipote domani, nella prima tappa con arrivo a Landerneau, ideale per le sue qualità di scattista, avrà una sola missione: la maglia gialla che “Poupou” non riuscì mai a vestire, nonostante quindici anni da assoluto protagonista sulle strade della Grande Boucle.

A WielerFlits, MVDP ha parlato della sua vigilia speciale. “Sinora non ho notato grandi differenze con altre competizioni, è paragonabile all'intensità che vivi in alcune grandi classiche come il Fiandre. Farò di tutto per vincere una tappa e se fosse la prima, con la maglia gialla in palio, sarebbe chiaramente molto bello; è il mio primo Tour e sono qui anche per scoprire cosa significhi affrontare un grande giro”.

Il capitano del team belga si attende una prima frazione, con i 3 km conclusivi tutti in salita, davvero tosta: “L'abbiamo provato, è un tracciato duro e un finale molto più difficile di quanto possa sembrare – ammette Mathieu – I rivali saranno tanti, anche gli uomini di classifica; ovviamente Alaphilippe e Van Aert ci saranno, ma ci possiamo attendere vari scenari e penso saranno molto pericolosi uomini come Matthews, Colbrelli e Sagan”.

E sull'ipotesi di un ritiro programmato pensando all'assalto olimpico in MTB a Tokyo, Van der Poel in realtà ha spiegato che “voglio vedere sin dove posso arrivare, ma dipenderà da molti fattori. Di certo sarebbe bello finire il mio primo Tour de France”.

Lo stesso Wout Van Aert, dopo aver conquistato la maglia di campione belga domenica scorsa a Waregem, non ha nascosto le sue ambizioni di maglia gialla: “Ci proverò nelle prime giornate, la mia condizione è in crescita e non pensavo di poter arrivare così a questo Tour dopo quanto successo (ovvero l'operazione di appendicite dopo le classiche, ndr). La squadra ha un obiettivo chiaro in ottica classifica, io avrò le mie possibilità e poi sarò di supporto a Primoz e ai compagni”.

Libero da compiti di gregariato, per un Tour tutto all'attacco come nelle ultime edizioni, sarà certamente il campione del mondo Julian Alaphilippe. Già nella giornata di mercoledì, il leader della Deceuninck aveva visionato il finale della tappa inaugurale a Landerneau. “E' davvero impegnativo – le parole del fuoriclasse francese – e bisognerà avere tante gambe. Il mio obiettivo? Innanzitutto una vittoria di tappa, mi piacerebbe rivestire la maglia gialla come nelle ultime due edizioni...”.

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