L'urlo di Sagan, l'uomo che non si nasconde mai: "Finalmente! La squadra è stata splendida"

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradagiro d'italia 2021

L'urlo di Sagan, l'uomo che non si nasconde mai: "Finalmente! La squadra è stata splendida"

A Foligno il secondo sigillo in carriera al Giro per la nuova maglia ciclamino, che vuole arrivare a Milano con quel simbolo sulle spalle. Bernal e la sfida con Evenepoel: "Giusto che ognuno provi a guadagnare secondi anche ai traguardi volanti".

Lui non si nasconde mai e, seppur molti dicano che non è più quello dei giorni belli, del Fiandre e della Roubaix oltre alle tre maglie iridate consecutive, Peter Sagan è sempre protagonista della corsa.

Oggi l'ha letteralmente dominata, con la sua Bora-Hansgrohe, per andare a prendersi il secondo successo in carriera al Giro, battendo tutti nello sprint di Foligno. Un successo che vale allo slovacco la leadership nella classifica a punti, della quale ora diventa il principale favorito considerando che di volate pure ne rimane solo una, quella di venerdì a Verona. Fino a Milano per conquistare quella maglia ciclamino persa nel duello con Demare, lo scorso ottobre nel suo esordio alla corsa rosa. “Finalmente è arrivata, devo ringraziare la squadra perchè come sempre ha fatto il 100% per me – le prime parole di “Peto” ai microfoni di Rai Sport – Abbiamo fatto selezione, anche se c'erano comunque velocisti come Fernando e Elia (Gaviria e Viviani, ndr), ma per me chiaramente è più facile quando si va forte tutto il giorno e c'è maggior stanchezza per gli sprinter puri.

I primi giorni non era così ed è stata dura. La ciclamino? Avevo detto che avrei ragionato giorno per giorno e solo vincendo tappe avrei potuto considerarla poi un obiettivo. Ora che ci sono, proviamo...”.

Per Egan Bernal, la prima giornata in maglia rosa non è stata così banale, anzi. Il colombiano si è ritrovato a duellare con Remco Evenepoel al traguardo volante con abbuoni; il belga gli ha recuperato un secondo, poi c'è stato il brivido nel finale con la caduta di Max Kanter e la neutralizzazione ufficializzata solo dopo parecchi minuti, con Vlasov “tornato” ad avere 22 secondi di distacco anziché uno solo. “E' stata davvero dura, la seconda parte di tappa sempre a tutta è comunque passata bene per noi – ha dichiarato il capitano della Ineos Grenadiers – La sfida allo sprint intermedio? Questo è il Giro, tutti gli uomini di classifica cercheranno di guadagnare secondi ad ogni occasione e dobbiamo sempre stare attenti.

L'importante è avere la maglia, anche se è una responsabilità: ora pensiamo a recuperare per farci trovare pronti per la seconda parte del Giro, a partire dalla tappa di mercoledì che sarà molto insidiosa, ma si corre su strade che mi piacciono”. Le Strade Bianche, quelle che all'esordio assoluto nella classica di marzo vinta da Van der Poel su Alaphilippe, hanno visto Bernal concludere con uno strepitoso 3° posto...

© RIPRODUZIONE RISERVATA
75
Consensi sui social