La battaglia sul Mur de Huy, dagli sloveni a super Pidcock, con Alaphilippe e Valverde... pronti

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La battaglia sul Mur de Huy, dagli sloveni a super Pidcock, con Alaphilippe e Valverde... pronti

Mercoledì una Freccia Vallone di altissimo livello: Pogacar e Roglic fanno paura, Italia con poche carte. Tra le donne, una Van der Breggen non al meglio cercherà il settimo sigillo consecutivo.

Tutti sul Mur de Huy, per il secondo atto di un trittico delle Ardenne che passa dalla Freccia Vallone e dalla sua salita simbolo, quella dove anche domani si deciderà tutto quanto, con gli ultimi 1300 mt al 10% e quei 500 mt conclusivi dove la pendenza... raddoppia.

Apriranno le donne, con i 130 km che dovrebbero poi vedere le grandi sfidarsi nel duello finale con una sola, grande favorita che risponde al nome della campionessa del mondo Anna Van der Breggen: la fuoriclasse della SD Worx, per la verità, non si è avvicinata alla “sua” gara nel migliore dei modi, con l'influenza che l'ha fermata nei giorni precedenti a Freccia del Brabante (saltata) e Amstel Gold Race, ma le ultime sei edizioni sono state tutte sue e il feeling con Huy è semplicemente unico.

L'ultima sua apparizione alla Freccia sarà speciale, con le connazionali Marianne Vos (che qui ha trionfato ben cinque volte ed è stata la penultima a riuscirci prima dell'era Van der Breggen nel 2013, seguita un anno più tardi dall'iridata della MTB, Pauline Ferrand-Prevot), reduce dal primo sigillo all'Amstel, e Annemiek Van Vleuten a provare a fermarla. Attenzione però anche allo squadrone Trek-Segafredo e soprattutto a Elisa Longo Borghini, in gran condizione come Kasia Niewiadoma, leader della Canyon-SRAM. Se il Team BikeExchange conterà su Spratt e Kennedy, occhio alla Groupama-FDJ di Marta Cavalli e Cecilie Ludwig, con Soraya Paladin (5^ domenica scorsa) leader della Liv Racing.

Saranno 193 i km previsti per la corsa maschile, con il secondo dei tre passaggi a Huy a 32 km dal gong, prima di affrontare Cote d'Ereffe e Cote du Chemin de Gueuses, difficoltà che non dovrebbero impedire un arrivo a ranghi praticamente compatti sotto all'ultimo muro. I favoriti? Ne indichiamo cinque davanti a tutti: il campione del mondo Julian Alaphilippe non è parso al top, ma ha vinto le ultime due edizioni nelle quali si è presentato al via (2018 e 2019) e si è piazzato due volte secondo alle spalle di Alejandro Valverde, il Re di Huy con le sue cinque affermazioni.

E' vero, “Bala” non vince dal 2017, ma in questa primavera si è ritrovato ad altissimi livelli e non ci sorprenderebbe una sesta perla a quasi 41 anni (che festeggerà domenica prossima, in occasione della Liegi). Se Tom Pidcock potrà già stupire all'esordio pure in questa corsa, visto che il fenomenale britannico è capace di giocarsela con le sue caratteristiche anche su un arrivo come questo, nel novero dei favoritissimi non possono che esserci anche Primoz Roglic e Tadej Pogacar.

Il leader della Jumbo-Visma sarà capitano unico del team neerlandese, con Van Aert a riposo, il vincitore dell'ultimo Tour invece dividerà i galloni in casa UAE con il campione in carica Marc Hirschi, ma la sua condizione pare decisamente migliore rispetto a quella dell'elvetico e, dopo il 9° posto del 2020, Tadej sembra pronto a prendersi la sua prima classica.

Ineos che proporrà anche elementi pericolosi e in forma come Kwiatkowski, Carapaz e Adam Yates al fianco di Pidcock, poi attenzione a coloro che completarono il podio nel 2020, ovvero Michael Woods (Israel) e Benoit Cosnefroy (Ag2R Citroen), ma anche al duo della Bora-Hansgrohe formato da Schachmann e Konrad, così come Michael Matthews più volte in top ten alla Freccia e 4° due giorni fa all'Amstel.

Dal pronostico non si possono togliere Higuita (EF), Fuglsang, Lutsenko e Aranburu per l'Astana a più punte, i belgi Wellens (Lotto Soudal) e Teuns (Bahrain-Victorious), ma anche i francesi Gaudu e Barguil che guideranno Groupama-FDJ e Arkéa-Samsic. Per l'Italbici davvero pochissime chances in una corsa del genere, con Diego Ulissi che qui salì sul podio nel 2019, ma ovviamente è rientrato alle corse solo ai Paesi Baschi, mentre il compagno di squadra Davide Formolo proverà a testarsi prima del grande obiettivo della Liegi. Lorenzo Rota proverà a strappare un buon piazzamento, mentre Fabio Aru sarà al via sia mercoledì che domenica per “scoprirsi” anche nelle classiche delle Ardenne.

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