La Deceuninck perde anche Cattaneo, mentre Jakobsen vede la luce: "Combatterò per riprendermi"

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La Deceuninck perde anche Cattaneo, mentre Jakobsen vede la luce: "Combatterò per riprendermi"

Frattura vertebrale per il bergamasco, caduto al Giro dell'Emilia. A due settimane dal terribile incidente in Polonia, le prime parole dello sprinter neerlandese. Ed è ufficiale la firma di Masnada, che passa da subito al team belga.

Continua il periodo maledetto per la Deceuninck-Quick Step che, in meno di due settimane, ha perso quattro corridori per diversi infortuni, con il solo Yves Lampaert che avrà chances di rientrare in questo 2020 dopo la frattura alla clavicola rimediata alla Milano-Torino.

Ieri è stata la volta di Mattia Cattaneo, caduto in discesa durante un attacco nel finale del Giro dell'Emilia: in serata dall'ospedale di Bologna il verdetto amarissimo, con il 29enne di Alzano Lombardo che ha rimediato una frattura composta al corpo vertebrale D-12. Niente operazione chirurgica, ma 6-8 settimane di stop assoluto e stagione conclusa anticipatamente, con l'obiettivo Giro d'Italia sfumato. Corsa rosa che vedrà invece Fausto Masnada correre proprio con lo squadrone di Patrick Lefevere: è arrivata oggi l'ufficialità del suo passaggio immediato dalla CCC alla Deceuninck-Quick Step per questo finale di stagione.

Sempre in casa belga, a due settimane da quanto accaduto al Giro di Polonia, Fabio Jakobsen è finalmente tornato a casa e ha regalato a tifosi e appassionati il suo primo messaggio dopo la terribile caduta in cui ha rischiato la vita. “I traumatologi e gli infermieri all'ospedale di Katowice mi hanno salvato la vita, cosa di cui sono estremamente grato – le parole del campione neerlandese - Ho trascorso una settimana nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale St. Barbara di Sosnowiec: mi hanno subito operato per cinque ore e mi hanno dato la possibilità di vivere.

E' stato un periodo difficile e buio per me, quello della terapia intensiva: avevo paura di non sopravvivere. Grazie all'organizzazione dietro al Tour de Pologne e al mio team Deceuninck-Quick Step, la mia famiglia è stata in grado di starmi vicino, il che mi ha dato molta forza. Mercoledì scorso sono stato trasferito al Centro medico dell'Università di Leida. Sono stato ammesso al dipartimento ORL e ho subito ulteriori trattamenti. Passo dopo passo posso iniziare a vivere in modo più indipendente; ora sono a casa, dove le ferite al viso possono continuare a guarire. Nei prossimi mesi dovrò riposare molto a causa di una grave commozione cerebrale e mi sottoporrò a molteplici interventi chirurgici e trattamenti per curare le lesioni facciali.

Voglio far sapere a tutti che sono felice di essere ancora vivo: tutti i messaggi e le parole di sostegno che ho ricevuto mi hanno dato una forza straordinaria. Guarderò lentamente al futuro e combatterò per riprendermi. In particolare vorrei ringraziare il dottor Rafael, mio chirurgo in Polonia, il dottor Van Mol, Patrick Lefevere, Agata Lang e l'organizzazione che si è presa cura della mia famiglia”.

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