La firma di "Superman" Lopez in vetta al mostro Gamoniteiru: sua la tappa regina, ma Roglic è padrone

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La firma di "Superman" Lopez in vetta al mostro Gamoniteiru: sua la tappa regina, ma Roglic è padrone

Vuelta Espana, 18esima tappa: l'ultimo vero arrivo in salita premia il colombiano della Movistar, ma la maglia rossa è seconda e sempre più vicina al trionfo finale. Bene Mas e Bernal, appena alle spalle dello sloveno.

All'ultima vera occasione, anche se sabato ci sarà un altro arrivo in salita decisamente più morbido prima della cronometro finale di Santiago de Compostela, la Movistar batte un colpo e si prende la tanto attesa vittoria di tappa e, probabilmente, un doppio podio nella generale alle spalle del padrone di questa Vuelta Espana.

Miguel Angel “Superman” Lopez mette la propria firma sulla diciottesima frazione, la più attesa con i 14 durissimi km verso l'Altu d'El Gamoniteiru, per la prima volta proposto a questi livelli e semplicemente impressionante per la sua durezza costante al 10%. Dopo la perla al Col de la Loze al Tour 2020, un altro sigillo di altissimo livello per lo scalatore colombiano, che precede di soli 14 secondi il vero padrone di questa Vuelta, lanciatissimo verso la terza maglia rossa consecutiva, un Primoz Roglic ancora sontuoso dopo l'impresa di ieri a Lagos de Covadonga.

Lo sloveno della Jumbo-Visma gestisce tutto alla perfezione, controllando Bernal e poi staccando Enric Mas, alla fine 3° a 20”, e lo stesso colombiano del Team Ineos Grenadiers, negli ultimi 150 metri al 17% di pendenza.

A quasi un minuto arriva Jack Haig, capitano di una Bahrain-Victorious strepitosa per supportare l'australiano, che si allontana però dal podio finale considerato che ora Roglic guida con 2'30” su Mas, 2'53” su Lopez e 4'36” su di lui, che a sua volta ha soli 7 secondi di margine su Bernal, con Adam Yates (oggi in difficoltà e oltre il minuto di distacco) sesto a 5'44” davanti a Sepp Kuss e un gran Gino Mader.

Il secondo tappone asturiano è stato caratterizzato da una fuga di ben 30 uomini (con Fabio Aru e Gianluca Brambilla tra i protagonisti), ma la stessa Bahrain-Victorious non ha mai lasciato troppo spazio, chiudendo sul solito Michael Storer, l'ultimo a mollare negli ultimi 10 km dopo essersi preso la maglia di miglior scalatore, togliendola proprio al compagno di squadra Romain Bardet. Poi l'attacco di David De la Cruz ma, soprattutto, quello di “Superman” Lopez che a meno di 3 km dalla vetta ha spento il sogno dell'iberico del Team UAE Emirates, resistendo infine al trio Roglic-Mas-Bernal nell'ultimo durissimo tratto di una salita che, ne siamo certi, vedremo parecchio nei prossimi anni...

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