La gioia e la consapevolezza del nuovo campione europeo Giacomo Nizzolo: "Squadra perfetta"

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La gioia e la consapevolezza del nuovo campione europeo Giacomo Nizzolo: "Squadra perfetta"

Dopo il titolo continentale conquistato a Plouay, il neo tricolore si lancia già verso il Tour. "Piano rispettato alla grande, ora andiamo al Tour".

Si era capito ben presto che tutti avrebbero corso per lui, dopo aver marcato a uomo Mathieu Van der Poel negli ultimi tre giri, chiudendo su tutti gli attacchi per lanciare il proprio velocista di riferimento allo sprint.

E Giacomo Nizzolo non ha tradito, coronando un lavoro enorme da parte di una nazionale che a Plouay ha festeggiato il terzo titolo continentale consecutivo; serviva un capolavoro per battere gente come Demare (su tutti) e Ackermann, e quella odierna non è solo la vittoria del 31enne lombardo in forza alla NTT, ma anche di Ballerini, Ulissi, Visconti, Trentin, Cimolai, Boaro e Affini, letteralmente perfetti nel finale di corsa.

Nizzolo è campione europeo a sole 72 ore di distanza dal secondo tricolore della carriera; nel mezzo 3 anni molto difficili soprattutto a causa degli infortuni, poi un avvio di 2020 ottimo con le vittorie di tappa al Tour Down Under e alla Parigi-Nizza, il lockdown a rovinare i piani e una ripartenza comunque ottima, con il 5° posto alla Sanremo che aveva lasciato comunque qualche rimpianto per il podio mancato in rimonta.

Il capolavoro di Plouay non è però un traguardo della carriera di “Jack”, se pensiamo che sabato a Nizza si prospetta una prima volatona del Tour de France che assegnerà una maglia gialla per la quale Nizzolo viene ormai considerato, a tutti gli effetti, uno dei grandi favoriti assieme a Bennett, Ewan, Sagan, lo stesso Viviani: “Mi godo questo momento, poi penseremo subito al Tour – le sue parole dopo l'arrivo – La squadra mi ha lanciato alla perfezione, al termine di un grande lavoro da parte di tutti i miei compagni.

Sinceramente nella volata non pensavo di aver avuto un buon colpo di reni, infatti non ho esultato, ma alla fine è bastato e sono molto felice così. Avevamo un piano preciso, ovvero che in caso di corsa ancora chiusa all'ultimo giro, avremmo lavorato per lo sprint e così abbiamo fatto”.

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