La leggenda azzurra non finisce mai: Elisa Balsamo iridata, dieci anni dopo Bronzini!

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La leggenda azzurra non finisce mai: Elisa Balsamo iridata, dieci anni dopo Bronzini!

Capolavoro delle ragazze di Salvoldi a Leuven: Longo Borghini lancia la splendida volata della cuneese, che piega la grande favorita Marianne Vos!

Il 2021 dell'Italia, ma anche il 2021 del ciclismo italiano a tutto tondo.

Ventiquattr'ore dopo l'assolo di Filippo Baroncini nella gara iridata degli Under 23, il campionato del mondo delle donne categoria élite parla di nuovo azzurro a dieci anni di distanza dalla volata di Giorgia Bronzini a Copenhagen.

Un capolavoro in quel caso, una sinfonia perfetta, sempre allo sprint, anche quest'oggi a Leuven con il treno della nazionale di Salvoldi a lanciare una meravigliosa Elisa Balsamo, capace di battere proprio lei, quella Marianne Vos che vedeva ad un passo il quarto iride, ma che deve accontentarsi di un altro argento, di nuovo piegata da un'azzurra come in occasione dei Mondiali di Bastianelli, Guderzo e Bronzini.

Il terzo titolo dell'Italbici a questa rassegna iridata in Belgio, arriva al termine di una gara bloccata dal punto di vista tattico, anche nei due giri conclusivi del circuito cittadino; ci prova in solitaria Mavi Garcia, ma è sempre orange vs azzurre, con una scatenata Kasia Niewiadoma che prova a rompere le uova nel paniere.

Anna Van der Breggen, all'ultima corsa di una straordinaria carriera, lavora per le compagne di squadra e si capisce ben presto che alla fine la squadra favoritissima per il quinto titolo in serie, avrebbe lavorato per la donna più veloce, appunto Marianne Vos. In realtà, però, negli ultimi km le orange si disuniscono più volte, e sono proprio le azzurre a balzare al comando all'ultimo km per creare un perfetto treno azzurro, con Confalonieri e Bastianelli le prime in supporto (dopo il lavoro iniziale di Guazzini e Cecchini) per aiutare Cavalli e Longo Borghini nel lancio di Balsamo, mentre dietro si forma un buco che costringe Vos a riportarsi sulla ruota della punta azzurra.

La campionessa verbanese è l'ultima a spremersi, sino a poco meno di 200 metri dalla conclusione, poi Elisa lancia la sua volatona e anche per l'immensa Marianne non c'è nulla da fare. Il bronzo ad una bravissima Niewiadoma per la Polonia, poi la quarta piazza di una giovane che continua a crescere come l'ungherese Kata Blanka Vas, davanti alla cubana Arlenis Sierra.

E domenica il gran finale con la gara regina dei pro. Meglio non aggiungere altro...

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