La "maledizione" di Nizzolo, "ma è un buon inizio di Giro". I rimpianti di Viviani e un Ganna sempre rosa

Una sorta di maledizione, che Giacomo Nizzolo non è riuscito a spezzare nella prima volata del Giro 2021.

Battuto solo da Tim Merlier, il campione d'Italia e d'Europa ha conquistato il decimo 2° posto in tappe della corsa rosa, senza ancora essere riuscito a vincere: l'ultimo era arrivato in quell'edizione 2016 che il brianzolo ottenne sul traguardo quel primo successo, nella tappa finale di Torino, prima di subire un declassamento amarissimo. “Questa volta però non ho rimpianti, ero a ruota di Merlier e ha vinto il più forte – ha commentato lo sprinter della Qhubeka-Assos nel post tappa di ieri a Novara – E' comunque un buon inizio di Giro, ci riproveremo”.

Farlo già oggi, lungo i 190 km da Biella a Canale, non sarà facile con tanti strappi nel finale. Se Nizzolo non ha rimpianrti, qualcuno in più l'ha confessato Elia Viviani, posizionato perfettamente ai 250 metri, ma anticipato da Merlier. “Pensavo che Molano si spostasse per Gaviria anziché rallentare, ho messo la ruota all'interno e ho perso l'attimo giusto. Chi ha vinto è stato perfetto e ha anticipato, peccato perchè la squadra ha fatto un gran lavoro. Ci siamo e avremo altre occasioni”.

La seconda tappa piemontese ha visto Filippo Ganna difendere la maglia rosa, anzi rafforzarla con i 3 secondi di abbuono conquistati al traguardo volante, battendo nientemeno che Remco Evenepoel. La scelta di casa Ineos Grenadiers, però, è stata chiarita dallo stesso colosso verbanese: “Ero lì per togliere secondi ai rivali di Egan (Bernal, ndr), questo era l'obiettivo – le parole di Ganna – Proverò comunque a difendere la maglia, come detto, vedremo soprattutto martedì a Sestola”.