La prima partenza del Tour dall'Italia? E' quasi tutto fatto per l'Emilia-Romagna nel 2024

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Stradatour de france 2021

La prima partenza del Tour dall'Italia? E' quasi tutto fatto per l'Emilia-Romagna nel 2024

Il capo di gabinetto della regione, Giammaria Manghi, incontrerà nuovamente Christian Prudhomme a Nimes. Beppe Conti conferma: "Battuta la concorrenza del Piemonte".

La prima volta dell'Italia per la “Grand Départ” del Tour de France? Finalmente dovrebbe diventare realtà, dopo oltre 120 anni di storia della Grande Boucle.

Se ne parla da mesi, con l'Emilia-Romagna in pole position per ospitare le prime giornate di corsa dell'edizione 2024, dopo Copenhagen che ha già in tasca il 2022 (in Danimarca si sarebbe dovuti partire nel 2021, ma la pandemia e la concomitanza con gli Europei di calcio hanno portato ad invertire le date con Brest) e Bilbao l'appuntamento nel 2023, quando il Tour scatterà dai Paesi Baschi.

Se il duo Rotterdam-L'Aia potrebbe avere la meglio per il 2025, ecco che nel 2024 dovrebbe essere proprio il nostro paese ad avere la meglio; ieri sera, nel corso dell'appuntamento tv con “Radiocorsa” su Rai Sport, Beppe Conti ha confermato che il Piemonte sarebbe stato battuto nel ballottaggio con l'Emilia-Romagna.

Ulteriore conferma, dopo i vari incontri già andati in scena a Bologna, ci arriva direttamente dalla visita che il capo di gabinetto della Regione, Giammaria Manghi, farà a Christian Prudhomme, il direttore del Tour, in occasione dell'arrivo della corsa a Nimes, il prossimo 8 luglio.

Dovrebbe essere quello l'incontro decisivo, resta da capire se la partenza verrebbe fissata a Bologna e se ci sarà anche il coinvolgimento di Firenze, con lo stesso sindaco Nardella che ha già lavorato assieme a Manghi e al presidente Bonaccini per questa ipotesi.

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