La Roubaix degli eroi, anche quelli sconfitti. Van Aert: "Ho sofferto sul pavé bagnato, non posso essere felice"

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La Roubaix degli eroi, anche quelli sconfitti. Van Aert: "Ho sofferto sul pavé bagnato, non posso essere felice"

L'edizione numero 118, quella del trionfo di Sonny Colbrelli, rimarrà indimenticabile per mille motivi. Van der Poel, sul podio all'esordio: "Non ne avevo più, ma ho lottato con tutto me stesso"

E' stata la Parigi-Roubaix degli eroi, anche se qualche sconfitto non può che esserci in una corsa che ha regalato mille emozioni e una vittoria storica per l'Italia, con la gemma di Sonny Colbrelli a 22 anni di distanza dall'ultimo trionfo firmato Andrea Tafi.

La Roubaix della sfortuna di Gianni Moscon, che sembrava lanciato verso la sua prima monumento, quella del coraggio di Mathieu Van der Poel, all'attacco da lontanissimo e capace di caratterizzare la corsa in tutte le sue sfaccettature, ma anche quella più amara per Wout Van Aert, l'altro grande favorito della vigilia.

Nel post corsa, il belga non ha cercato scuse: “Non posso essere soddisfatto, ho sofferto troppo sul pavé bagnato in termini di guida e ho sprecato molto. Non avevo cattive sensazioni, ma quando Mathieu ha accelerato (ai- 70 km, nell'azione che poi risulterà decisiva) ero troppo lontano e mi sono fatto sorprendere. E' stata una lunga stagione, ora mi serve un po' di riposo”.

Tornerà tra un paio di mesi nel fango, un po' come ieri, del ciclocross, ritrovando lo stesso eterno rivale che ha chiuso anch'egli la stagione su strada con l'esordio nella “sua” Roubaix. Sì, perchè MVDP ha dimostrato che questa corsa è esattamente ciò che può esaltarlo maggiormente. Seppur con una condizione rabberciata dopo i guai alla schiena, il fuoriclasse dell'Alpecin-Fenix è arrivato ad un soffio dalla seconda monumento della carriera, chiudendo al 3° posto nello sprint finale nel velodromo: “Ero al limite, praticamente sempre negli ultimi 30-40 km – le sue parole dopo la corsa – Speravo solo che anche Colbrelli e Vermeersch fossero stanchi quanto me, ma devo essere contento della gara che ho corso.

Sono riuscito ad esprimermi come piace a me, all'attacco. Rimarrà una Roubaix indimenticabile”.

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