La settimana del Giro di Polonia, con tanta Italia e il padrone di casa Kwiatkowski che sogna il trionfo

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La settimana del Giro di Polonia, con tanta Italia e il padrone di casa Kwiatkowski che sogna il trionfo

Da lunedì via alla 78^ edizione, che tutti sperano risulti meno complicata delle ultime due. Ulissi faro della UAE Emirates e tra gli attesi protagonisti: scopriamo percorso e startlist.

La prossima sarà la settimana del via della Vuelta Espana, ma ben prima dello start del terzo GT stagionale, previsto a Burgos sabato 14 agosto, il World Tour vivrà le sette tappe del Giro di Polonia numero 78.

Un'edizione che torna al classico, dopo la riduzione a cinque frazioni del 2020 in piena pandemia, con la speranza di poter vivere finalmente una corsa senza problemi, dopo quanto successo nel 2019 con la drammatica scomparsa di Bjorg Lambrecht, caduto in gara, e lo spaventoso incidente della prima tappa un anno fa, quando Fabio Jakobsen lottò tra la vita e la morte nelle ore successive allo sprint di Katowice.

Finale in volata, in discesa, che fortunatamente non ci sarà visto che nella stessa località andrà in scena la cronometro individuale, reinserita dopo anni nel menu e certamente decisiva, con i suoi 17,9 km al penultimo giorno di corsa. Si comincerà lunedì con i 216 km (la lunghezza delle tappe è una caratteristica del Polonia) da Lublin a Chelm, subito con un finale esplosivo in lieve ascesa, così come il giorno successivo a Przemysl si arriverà su uno strappo molto tosto.

La terza frazione a Rzeszow e l'ultima, domenica prossima a Cracovia, sono le due sole dedicate ai velocisti, la quarta e la quinta invece fondamentali, con la tappa regina di Bukovina Resort seguita dal classico circuitone finale a Bielsko-Biala, per un altro traguardo in lieve pendenza.

La startlist? Ad essere sinceri, forse non è dello stesso livello degli anni precedenti se parliamo di uomini da classifica generale, ma la qualità in senso assoluto non manca. Senza il campione in carica Remco Evenepoel (che nel 2020 battè Fuglsang e Simon Yates, anch'essi non presenti quest'anno), impegnato da martedì al Giro di Danimarca, la Deceuninck-Quick Step proporrà Joao Almeida, forse l'uomo da battere considerata anche la cronometro presente. Con il portoghese, che dal 2022 correrà con la UAE Emirates, ci saranno Mikkel Honoré (terzo a San Sebastian) e Alvaro Hodeg riferimento invece per le volate.

Lo stesso team emiratino risponderà da par suo, con Fernando Gaviria e, in chiave classifica, un Diego Ulissi in condizione e sempre con un gran feeling su queste strade.

La Ineos Grenadiers punterà tutto sul padrone di casa Michal Kwiatkowski, che vinse il Giro di Polonia nel 2018, e su Gianni Moscon altrettanto adatto a questo tracciato. Ecco poi una Bahrain-Victorious pericolosissima con Matej Mohoric e Dylan Teuns (il tedesco Phil Bauhaus uomo da tenere d'occhio per gli sprint), George Bennett guiderà la Jumbo-Visma, mentre la Bora-Hansgrohe andrà in caccia di tappe con Pascal Ackermann e proverà a fare classifica con i suoi giovani italiani, Matteo Fabbro e Giovanni Aleotti (anche se la crono non li aiuta).

Tris azzurro anche per l'Astana-Premier Tech, con Matteo Sobrero alla prima uscita in maglia tricolore nella prova contro il tempo, ma pure Manuele Boaro e Davide Martinelli. Tante le possibilità in casa Italbici, con Antonio Tiberi (Trek-Segafredo) che si testerà di nuovo a questi livelli, come Lorenzo Rota (bravissimo a San Sebastian, 4°) e Andrea Pasqualon nella Intermarché-Wanty Gobert.

Infine Konychev (BikeExchange), Sbaragli (Alpecin-Fenix), Andrea Vendrame con tante ambizioni tra i leader dell'AG2R Citroen, la coppia Cataldo-Villella nel Team Movistar, senza dimenticare Attilio Viviani e Fabio Sabatini nella Cofidis, con Oldani e Conca nella Lotto Soudal capitanata da Tim Wellens, che questa corsa l'ha conquistata nel 2016.

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