Le lacrime di Bettiol nel ricordo di Mauro Battaglini: "Ho pensato a lui per tutta la tappa"

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Le lacrime di Bettiol nel ricordo di Mauro Battaglini: "Ho pensato a lui per tutta la tappa"

Il fiorentino della EF-Nippo e il racconto del trionfo speciale a Stradella. Il Giro pronto ad incendiarsi di nuovo domani, la maglia rosa Bernal: "Correrò con la testa più che all'attacco".

Lacrime, di gioia e di commozione per qualcuno che non c'è più, una persona davvero speciale nel suo percorso ciclistico e di vita.

Alberto Bettiol ha dedicato il suo primo trionfo al Giro d'Italia a Mauro Battaglini, il manager che ne ha seguito la carriera sin dal principio sino alla scomparsa avvenuta lo scorso anno; il 27enne corridore fiorentino, che non esultava dalla cronometro dell'Etoile des Bessèges nel febbraio 2020, ha confessato di aver pensato a lui per tutto il corso dell'azione di giornata che l'ha poi portato a prendersi un successo splendido, in solitaria sul traguardo di Stradella.

Per tutto il giorno ho avuto in mente Mauro, l'anno scorso ci ha lasciati troppo presto, mi ha lasciato troppo presto perchè era una figura fondamentale – ha detto ai microfoni Rai l'alfiere dell'EF-Nippo – Un amico del Giro e del ciclismo, per me un secondo padre”. Parlando della corsa, Bettiol ha spiegato: “Avevo già perso un paio di occasioni, ma la volevo davvero questa vittoria e stamattina Hugh (Carthy, il suo capitano) mi ha dato l'ok, dicendomi di andare e divertirmi.

E' sempre difficile centrare la fuga nella terza settimana, ma quando contano più le gambe che la fortuna, ecco che posso tirare fuori qualcosa dal cappello anch'io; il finale mi ha ricordato un po' il Fiandre vinto due anni fa, anche se ho fatto meno km in solitaria. Il nostro obiettivo ora è quello di provare a giocarci ancora il podio con Carthy, lo aiuterò al massimo nei prossimi due giorni”.

Simone Consonni, già 4° a Gorizia, oggi si è dovuto accontentare del 2° posto: “Per me le occasioni sono finite, è comunque un bel piazzamento – ha detto il bergamasco in forza al Team Cofidis – Penso di aver gestito bene le mie forze nella fuga, sull'ultima salita ho sofferto tanto ma ero entrato nell'azione per vincere. Bettiol è andato veramente forte e ha meritato, per me rimane comunque un Giro ottimo con questi due risultati e il lavoro svolto per Elia”.

Tappa tranquilla per la maglia rosa (decimo giorno da leader) Egan Bernal, dopo la mezza crisi di ieri verso Sega di Ala. Venerdì sulla salita dell'Alpe di Mera si capirà davvero se il colombiano tornerà in pieno controllo di un Giro che lo vede ancora strafavorito. “E' stata una giornata lunga, ma penso che siamo riusciti a recuperare bene le energie – le parole del capitano della Ineos Grenadiers ai microfoni di Stefano Rizzato – Ora c'è il blocco di 3 giorni dove si deciderà tutto, cercheremo di fare semplicemente il meglio; il vantaggio c'è, ma abbiamo visto che basta una giornata storta per perdere tutto.

Come correrò? Più con la testa che non pensare ad attaccare come ho fatto sinora, devo stare tranquillo avendo anche una grande squadra a disposizione. La schiena? Tutto ok”, ha concluso la maglia rosa.

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