Lo squalo ha ancora fame: Vincenzo Nibali compie 36 anni e si dice "pronto per un 2021 importante"

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradail compleanno di un campione

Lo squalo ha ancora fame: Vincenzo Nibali compie 36 anni e si dice "pronto per un 2021 importante"

Il 14 novembre che ha dato i natali a tanti campioni, compresi Hinault e Adorni. Il siciliano ha analizzato i problemi emersi nel 2020 e... "non so se il prossimo sarà l'ultimo anno in corsa".

Uno squalo che ha ancora fame e stimoli, nonostante i 36 anni compiuti proprio quest'oggi, nello stesso giorno di altre due leggende come Bernard Hinault e Vittorio Adorni.

Vincenzo Nibali ha già vinto tutto (anche se il Mondiale di Firenze 2013 e le Olimpiadi di Rio 2016 gridano vendetta per quelle due cadute decisive), dai quattro grandi giri (con la tripla corona) a tre monumento, ultima delle quali la leggendaria Milano-Sanremo del 2018. Dopo il 2° posto del Giro 2019, l'ultimo acuto è arrivato al Tour dello scorso anno, con la vittoria di tappa a Val Thorens: è stata proprio l'annata appena conclusa, così particolare con il lockdown a spezzarla in due, a far pensare ai più che il fuoriclasse siciliano potesse soffrire i segni dell'età, con il 7° posto al Giro d'Italia, il grande obiettivo stagionale, che non può essere considerato altro che una delusione per un corridore del suo calibro.

Nibali ne ha parlato a Ciro Scognamiglio, sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport”, ammettendo di “non sapere se il 2021 sarà il mio ultimo anno in corsa, ma so che vivrò alla giornata e penso di poter fare belle cose. Correrò più libero, senza la pressione del risultato a tutti i costi”.

Il rinnovo con la Trek-Segafredo, infatti, è ancora da discutere e saranno determinanti i risultati di una stagione nella quale lo “Squalo dello stretto” potrebbe puntare ancora al Giro, prima di tuffarsi sull'obiettivo Olimpiadi di Tokyo. Programma da definire nelle prossime settimane, ma intanto si analizza quanto successo nell'ultima corsa rosa: “Il Giro non è andato secondo le aspettative, su questo non c'è dubbio. I giovani hanno gestito meglio una stagione del genere, ma non credo di essere uno da buttar via, nonostante quello che scrivono i leoni da tastiera. Qualche sbaglio è stato fatto nella preparazione – prosegue Nibali - Tornassi indietro, non farei due ritiri in montagna, ma uno solo. E avrei inserito qualche gara in più, ma la scelta della squadra è stata condizionata ovviamente dal Covid e dalla necessità di gestire una situazione inaspettata.

Un anno storto può capitare e, non più tardi del 2019, al Giro ero arrivato secondo tra Carapaz e Roglic, che si sono giocati l'ultima Vuelta...”.

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