Lorenzo Fortunato, si avvera un sogno sul Kaiser! Che impresa sullo Zoncolan e Bernal stacca ancora tutti

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Lorenzo Fortunato, si avvera un sogno sul Kaiser! Che impresa sullo Zoncolan e Bernal stacca ancora tutti

Il 25enne bolognese della Eolo-Kometa corona la fuga di giornata, mentre la maglia rosa viene attaccata da Yates (ora 2° nella generale), ma nel finale se ne va. Caruso si difende alla grande ed è ancora da podio.

Il “Kaiser” parla italiano, con il terzo successo di tappa consecutivo in questo Giro per un azzurro che arriva nel giorno più atteso, quello dell'assalto al Monte Zoncolan.

E' Lorenzo Fortunato a regalarsi una vittoria inaspettata, ma davvero splendida nella 14esima tappa partita da Cittadella con l'azione che, dopo pochi km, porta via 11 uomini che alla fine si giocheranno (ancora una volta fuga premiata in questa edizione della corsa rosa) il successo sul “mostro” carnico. Fortunato ha staccato nei 3 km conclusivi, quelli più duri, lo sloveno Jan Tratnik (Bahrain-Victorious), che alla fine si dovrà accontentare della seconda posizione, a 26 secondi dal classe '96 bolognese che, al primo trionfo da pro, regala alla Eolo-Kometa un sigillo che vale una stagione intera per la neo squadra Professional guidata da Basso e Contador.

E alle spalle di Alessandro Covi (Team UAE), di nuovo su un podio di tappa e altro protagonista della fuga di giornata assieme a Mollema e George Bennett, che hanno ceduto di schianto nel finale, ecco la rimonta pazzesca di Egan Bernal; la maglia rosa conclude al 4° posto, a 1'43” da Fortunato (il gruppo aveva cominciato la salita finale con oltre 6 minuti di distacco dai fuggitivi), staccando negli ultimi 300 metri Simon Yates, che l'aveva attaccato negli ultimi 1500 metri dello Zoncolan.

Il britannico della BikeExchange, al traguardo a 11 secondi dall'asso colombiano, sale così al secondo posto della classifica generale (a 1'33” da Bernal), con Damiano Caruso che paga una quarantina di secondi dal leader, ma è ancora terzo a 1'51” dalla maglia rosa, 6 secondi davanti ad un Aleksandr Vlasov che rappresenta la vera delusione di giornata (il russo ha pagato 1'12” da Bernal in meno di un km e mezzo), anche perchè la sua Astana Premier-Tech ha lavorato tutta la tappa per contenere la fuga, attaccando pure nella discesa di Forcella Monte Rest a 50 km dalla conclusione.

E' stata anche la giornata del crollo di Vincenzo Nibali, definitivamente fuori classifica con 12 minuti di ritardo al traguardo, mentre in casa Trek-Segafredo si è difeso bene Giulio Ciccone, al traguardo assieme a Damiano Caruso e ora 7° nella generale a 3'03” da Bernal, sempre dietro a Carthy (5°) e Buchmann (6°), ma davanti di 49 secondi a Remco Evenepoel, che forse dice addio alle speranze anche di podio pagando un minuto e mezzo dalla maglia rosa (e ora si ritrova a 3'52” in classifica, all'8° posto).

Domenica la Grado-Gorizia, frazione interlocutoria per i big prima dell'attesissima battaglia di lunedì nel tappone dolomitico con arrivo a Cortina, preceduto dalle scalate a Fedaia, Pordoi e Giau.

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