Meravigliosamente Caruso! Impresa straordinaria all'Alpe Motta, Bernal è secondo e ipoteca il Giro

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Meravigliosamente Caruso! Impresa straordinaria all'Alpe Motta, Bernal è secondo e ipoteca il Giro

Oltre 50 km all'attacco per il siciliano, che coglie la sua prima tappa nella corsa rosa sigillando almeno il 2° posto finale con 2 minuti di distacco ora dal colombiano. Yates cede, ma salva il podio.

Un'impresa, semplicemente. Un'impresa realizzata da un uomo che si è speso per l'intera carriera in favore dei compagni di squadra ma che in questo Giro d'Italia si è trasformato in un capitano vero, capace di cogliere la sua prima vittoria di tappa nella corsa rosa con un numero da campione.

Damiano Caruso è il meraviglioso protagonista dell'ultima tappa di montagna, quella conclusasi sull'Alpe Motta con il sigillo del 33enne ragusano della Bahrain-Victorious; un trionfo nato ad oltre 50 km dalla conclusione, quando il secondo della classifica generale non ha avuto paura ad attaccare in discesa, seguendo il trio DSM guidato da Romain Bardet, anziché accontentarsi di difendere la sua posizione rispetto a Simon Yates.

E così, in picchiata dal Passo San Bernardino, è nata una magia: Damiano ha sfruttato alla perfezione il lavoro di Pello Bilbao e negli ultimi 6 km se n'è andato, prima trascinando alla sua ruota lo stesso Bardet, poi stroncandolo a duemila metri dalla linea del traguardo più bella della sua vita. Alle sue spalle, il Team Ineos Grenadiers è stato chiamato a gestire una situazione molto complicata, con Castroviejo e Martinez in particolare semplicemente strepitosi a contenere il distacco e permettere a Bernal di concludere a 24 secondi da Caruso, per difendere la sua maglia rosa con 1'59” di vantaggio sul siciliano quando manca solo la crono conclusiva (30 km) di domenica a Milano.

Servirebbe un miracolo per il ribaltamento della situazione, ma già questo secondo posto dell'azzurro è qualcosa di sensazionale. La piazza d'onore sembra ormai in ghiaccio, visto che oggi Simon Yates (BikeExchange) ha pagato dazio, staccandosi negli ultimi 2 km da Bernal e Martinez, per terminare solo 6° e con un minuto pieno perso da Caruso. Ora, infatti, il britannico si ritrova con un distacco di 3'23” dalla maglia rosa, ma quasi 4 minuti di vantaggio su Vlasov che ha conservato il 4° posto nella generale, ma potrebbe rischiare la sua posizione.

Alle spalle del russo, oggi 7° sul traguardo all'Alpe Motta, sono infatti vicini Bardet, che ha concluso 4° a 35 secondi da Caruso e alle spalle di Martinez, che è il pericolo maggiore per il russo e il francese, così come Almeida (oggi 5°) potrebbe saltare al 7° posto Hugh Carthy, in deciso calo nelle ultime tappe.

Da sottolineare anche il 14° posto in classifica di Lorenzo Fortunato (9° sul traguardo odierno), il secondo miglior italiano e trionfatore allo Zoncolan, bravissimo.

Tornando alla tappa di oggi, sono serviti una quarantina di km per lanciare la fuga di giornata composta da 9 uomini, con Albanese e Visconti tra gli ultimi a mollare, ma il gruppo tirato da BikeExchange e Deceuninck non ha concesso più di 5 minuti, con il forcing della DSM sul San Bernardino che ha cancellato di fatto ogni speranza già sul primo dei tre GPM di giornata. E dalla vetta oltre quota 2000 metri, è cominciato lo show di Caruso per arrivare sino al trionfo.

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