Milano-Sanremo, continuano le polemiche: i sindaci dell'entroterra ligure in protesta

La Milano-Sanremo delle polemiche, o meglio della discutibile scelta dei sindaci (tutti tranne un paio) dei vari comuni della provincia di Savona, per impedire il passaggio della Classicissima sulla Riviera ligure.

Martedì scorso l'ufficialità del nuovo percorso “obbligato”, con RCS Sport che ha fatto un vero miracolo proponendo una corsa, quella del prossimo 8 agosto, tecnicamente simile alla precedente nonostante il percorso totalmente stravolto, con i soli 40 km conclusivi “originali”, da Imperia sino al traguardo di via Roma a Sanremo.

Ora ecco arrivare, ma decisamente troppo tardi per pensare di cambiare nuovamente il tracciato di gara, la proposta di vari comuni dell'entroterra ligure per salvare il passaggio della Milano-Sanremo almeno sino a Celle Ligure. “Da lì in poi è possibile salire verso l'entroterra bypassando buona parte dei Comuni del savonese che si sono legittimamente manifestati contrari al percorso”, recita una nota riportata dal sito ivg.it, con la controproposta da parte dei sindaci dei paesi tagliati fuori e facenti parte dell'unione Stura-Orba-Leira.

“Riteniamo questa decisione una grande sconfitta, il metodo con cui si è arrivati alla modifica del percorso non è stato minimamente condiviso con i nostri Comuni – scrivono i sindaci di Rossiglione, Campo Ligure, Masone, Tiglieto e Mele rivolgendosi a RCS Sport – Le decisioni sul percorso avrebbero dovuto essere prese ai giusti livelli, evidentemente senza scaricare le responsabilità sui sindaci”.

Un riferimento alla decisione (parecchio discutibile) dei colleghi savonesi, però, c'è anche da parte dei primi cittadini che avrebbero voluto la corsa: “Dopo mesi di emergenza legata alla viabilità sia autostradale che statale, il passaggio della Milano-Sanremo avrebbe potuto rappresentare una delle rare occasioni di visibilità e rilancio durante questa sfortunata stagione estiva. La corsa non è solo un importante avvenimento sotto il profilo sportivo e promozionale, ma un valore storico a cui ci è veramente difficile rinunciare e che non vorremmo assolutamente perdere in futuro, a prescindere da quale sarà il percorso del 2020”. Ormai definito...