Mohoric e Van der Poel esausti ma felici, Pogacar da padrone e Nibali sorride. "Ora siamo lì..."

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Mohoric e Van der Poel esausti ma felici, Pogacar da padrone e Nibali sorride. "Ora siamo lì..."

La 7^ tappa del Tour ha regalato mille emozioni, con la coppia slovena che può esultare nel giorno del dramma di Primoz Roglic. Il siciliano è 6° nella generale e lancia segnali... olimpici.

Da Vierzon a Le Creusot, 249 km pazzi per una giornata d'altri tempi al Tour de France, con tutto quello che è successo nella tappa più lunga degli ultimi 21 anni nella Grande Boucle.

Doveva essere solo un antipasto verso la doppietta alpina, ma ci hanno pensato Mathieu Van der Poel e Wout Van Aert, ancora loro, ad incendiare la giornata che ha segnato probabilmente la resa definitiva di Primoz Roglic, ora distante ben 9'11” dalla maglia gialla e a quasi 5 minuti e mezzo dal grande rivale Tadej Pogacar, che a sua volta deve comunque recuperare 3'13” ad un Van Aert che forse è il principale candidato a vestire il simbolo del primato dopo la tappa di sabato verso Le Grand Bornand.

E' stata anche la giornata di gloria di Matej Mohoric, che ha regalato una splendida tappa alla Bahrain-Victorious. “Incredibile, se penso a quanto successo al Giro... - ha esclamato dopo il traguardo il campione di Slovenia in carica – Non ci ho creduto sino agli ultimi metri, vincere al Tour è una sensazione bellissima”.

Oggi ero davvero al limite, pensavo che Wout potesse togliermi la maglia – le prime parole di Mathieu Van der Poel, riferendosi agli attacchi nel finale di Van Aert, che lo seguiva in classifica a soli 30 secondi di distacco – Anche Asgreen mi ha messo in difficoltà, ho sofferto ma volevo tenerla e alla fine ce l'ho fatta. Domani sarà durissima, ovviamente non è il mio terreno...”.

Chi può sorridere, dopo aver rischiato eccome visto che la sua UAE Emirates ha dovuto lavorare tutto il giorno per contenere una fuga nella quale Van Aert e lo stesso Nibali rappresentavano un pericolo in ottica classifica generale, è Tadej Pogacar. Con Primoz Roglic praticamente fuori dai giochi, il campione in carica deve guardarsi principalmente dalla Ineos Grenadiers, che ci ha provato con un grande Carapaz. “Abbiamo provato a chiudere subito sugli attaccanti, ma stavano andando come matti – ha raccontato Pogacar riferendosi alla battaglia quando mancavano ancora oltre 200 km alla conclusione – Abbiamo commesso un piccolo errore rimanendo fuori, ma i ragazzi hanno fatto un lavoro fantastico per contenere la fuga e alla fine va bene così.

Roglic? Non saprei cosa dire, non conoscendo bene la situazione, certo mi dispiace per lui mentre, quando ho saputo della sua vittoria, sono stato davvero super felice per Matej (Mohoric, ndr), che inseguiva da tanto un successo del genere”.

Lo stesso Vincenzo Nibali, risalito in sesta piazza nella generale, a 4'12” da Van der Poel, può sorridere nel post tappa per aver corso da protagonista una tappa che l'ha visto comunque guadagnare oltre 2 minuti sui big della classifica, anche se alla fine il piazzamento di giornata (13° a 2'57” da Mohoric) non è stato il massimo. “Peccato perchè stavo tirando quando sono partiti Van der Poel e Van Aert, sono più esplosivi di me e ci hanno lasciato lì, ma è stata una buona giornata e come squadra è arrivato un 2° posto (con Jasper Stuyven), anche se abbiamo provato a vincere – ha dichiarato il fuoriclasse siciliano ai microfoni di Rai Sport – Non era una tappa per me, quando ho visto però certi movimenti di uomini di classifica ci ho provato...

Abbiamo fatto 51 km/h di media per un'ora e mezza, 250 km in 5 ore e mezza... è stato pazzesco! La classifica? Sta venendo così, correndo sempre davanti, ma in realtà non ci penso come ho sempre dichiarato. Ora vedremo come staranno le gambe domani, che è la prima vera tappa di montagna”.

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