Nibali non scioglie completamente le riserve: "Sarò al Giro solo se avrò l'ok dei medici"

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Nibali non scioglie completamente le riserve: "Sarò al Giro solo se avrò l'ok dei medici"

Il siciliano ha parlato in esclusiva a Radiocorsa: "Al termine di questo breve training camp a Livigno capiremo se sarà possibile farcela".

E' ovviamente nella lista dei pre iscritti della Trek-Segafredo e il ritorno in sella, già su strada e non sugli odiati rulli, a neppure dieci giorni dalla frattura al radio del braccio destro, fa ben sperare che possa esserci a Torino, il prossimo 8 maggio.

Non è ancora certa, però, la presenza di Vincenzo Nibali al Giro d'Italia numero 104; l'ha spiegato lo stesso fuoriclasse siciliano, intervistato da Stefano Rizzato per la trasmissione di approfondimento di Rai Sport, “Radiocorsa” trasmessa ieri sera. “Al ritiro del Teide abbiamo lavorato davvero bene – ha spiegato il messinese ripercorrendo le tappe dell'ultimo mese – Sono stati 15 giorni molto buoni, davvero tra i ritiri più belli e più difficili, anche perché con la situazione Covid siamo stati poco a contatto con altre persone.

Poi è arrivato l'infortunio: una caduta banale e stupida per colpa di un avvallamento della strada che non ho visto, ero molto leggero con le mani sul manubrio. La prima reazione è stata quella di non voler buttare via tutto il lavoro fatto in precedenza. Bisogna accettarlo e andare avanti, con grande determinazione e la voglia di rialzarsi subito dopo ogni caduta”.

In pochi giorni, Nibali ha fatto progressi davvero importanti: “Ho pensato a muovere subito la mano, quindi a far ripartire i movimenti del braccio e a cercare di far passare anche l'ematoma che si era accumulato, quella è stata la parte più importante. Chiaro che la frattura c'è, è stata fissata con una placca e con undici viti, ma il dolore un po' c'è. Il pensiero per il Giro è stato più forte di ogni altra cosa; ho detto di voler fare l'impossibile, però l'impossibile non è mai semplice da realizzare.

Se andrò al Giro, lo sapremo quando finirò questo piccolo training camp (a Livigno, ndr) che ho fatto da solo con la mia famiglia. Farò una visita di controllo e poi i medici mi diranno se proseguire con l'obiettivo o rimandare l'appuntamento. Incrociamo le dita, io ce la metto tutta”.

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