O'Connor a braccia alzate a Tignes, mentre Pogacar rafforza ancora il primato. Cattaneo gran 2°

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O'Connor a braccia alzate a Tignes, mentre Pogacar rafforza ancora il primato. Cattaneo gran 2°

Tour de France: l'australiano vince con oltre 5 minuti sul lombardo della Deceuninck, mentre la maglia gialla stacca i diretti rivali nel finale e ora si ritrova proprio O'Connor alle sue spalle nella generale. Sul podio di tappa anche Colbrelli, che sogna la maglia verde.

C'è tanta Italia sul podio della nona tappa del Tour de France, anche se ai 2100 metri di Tignes non arriva l'atteso primo successo in questa Grande Boucle.

Imprendibile Ben O'Connor, autore di una vera e propria impresa visto che il 25enne australiano dell'AG2R Citroen, al primo sigillo al Tour dopo la tappa di Madonna di Campiglio al Giro 2020, sfiora addirittura la maglia gialla, trionfando in solitaria e con oltre 5 minuti di margine su un bravissimo Mattia Cattaneo, che si conferma ad altissimi livelli e sulla lunghissima ascesa finale prende tutti i rivali, tranne il vincitore ormai troppo lontano. Gran rimonta nel finale anche quella di Sonny Colbrelli, terzo su un arrivo dove certo il bresciano non era atteso, e capace di prendersi punti pesanti per il sogno maglia verde, avendo pure vinto lo sprint intermedio (per il secondo giorno consecutivo) e trovandosi quindi ora a meno di 50 punti da Mark Cavendish nella classifica a punti, con il britannico salvatosi dal tempo massimo per poco più di un minuto e mezzo.

Alle spalle dei fuggitivi di giornata, ecco un altro show a firma Tadej Pogacar: con la UAE Emirates che ha lasciato spazio a O'Connor, in odore di maglia gialla sino a pochi km dal termine, lo sloveno si è trovato a dover rispondere, a meno di 5 km dal termine, all'attacco di Richard Carapaz, per poi staccare di netto il diretto rivale e andare a guadagnare ulteriori 32 secondi sullo stesso ecuadoregno e gli altri corridori in lotta per il podio, ovvero Vingegaard, Uran e Mas, mentre Kelderman ha ceduto 13 secondi e il duo Gaudu-Lutsenko quasi un minuto.

Una giornata di nuovo sotto la pioggia per quasi tutti i 144 km da Cluses a Tignes, con l'azione buona (oltre 40 uomini inizialmente, compresi Alaphilippe e Fuglsang) che parte dopo 30 km, prima del Col de Saisies dove si scatena Nairo Quintana, che alla fine prenderà la maglia a pois tolta a Wouter Poels. Il colombiano dell'Arkéa-Samsic, in piena corsa per la tappa con O'Connor e Higuita ai piedi della salita conclusiva, cederà alla lunga (sarà 11° al traguardo), mentre Wout Van Aert saluta ben presto ogni ambizione di classifica generale, lui che era 2° alla partenza di una frazione alla quale non hanno preso parte Primoz Roglic e Mathieu Van der Poel, ritiratisi dal Tour per motivi differenti.

Con Pogacar alla fine sesto, a poco più di 6 minuti da O'Connor, la classifica generale alla vigilia del primo giorno di riposo vede quindi il fuoriclasse sloveno leader con 2'01” sullo stesso australiano e oltre 5 minuti su Uran, Vingegaard, Carapaz, Mas, Kelderman e Lutsenko, racchiusi in meno di 60 secondi.

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