Oggi l'incoronazione di Primoz Roglic per il tris alla Vuelta. Risolto il caso Lopez? "Chiedo scusa a tutti"

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradavuelta espana 2021

Oggi l'incoronazione di Primoz Roglic per il tris alla Vuelta. Risolto il caso Lopez? "Chiedo scusa a tutti"

La cronometro di Santiago de Compostela chiuderà la 76esima edizione, con lo sloveno sulle orme di Rominger dopo quasi 30 anni. Il colombiano, ritiratosi clamorosamente ieri, ha parlato in tarda serata...

Il giorno dell'incoronazione, perchè sembra davvero tutto fatto per Primoz Roglic e il suo tris consecutivo in maglia rossa, padrone assoluto della Vuelta Espana 2021, ancor più rispetto alle due precedenti edizioni.

Il fuoriclasse sloveno sta per eguagliare Tony Rominger, che vinse tre volte in serie la corrida iberica dal 1992 al 1994, e si avvicinerà a meno 1 dal poker assoluto di Roberto Heras, il plurivincitore del terzo GT stagionale.

Lungo i 33,8 km contro il tempo della cronometro di Santiago de Compostela, l'asso della Jumbo-Visma potrebbe anche puntare al poker di successi parziali di tappa, considerata la condizione ancora eccellente e pure una concorrenza che, nella specialità, non propone grandissimi rivali in questa Vuelta anche se il connazionale Jan Tratnik (Bahrain-Victorious) potrebbe provarci.

Se Enric Mas, a 2'38” da “Rogla” e con oltre due minuti di margine sul primo inseguitore, è ormai ad un passo dal secondo posto, l'interesse odierno dell'ultima frazione, al via alle ore 17.08 con la partenza dell'ultimo nella generale, il ceco Josef Cerny, con la maglia rossa in pedana alle ore 19.49, è legato principalmente alla lotta per l'ultimo gradino del podio, ridotta a Jack Haig e Adam Yates. L'australiano della Bahrain ha un minuto di margine sul britannico della Ineos, sulla carta leggermente superiore a crono.

Proprio loro due hanno scalzato Miguel Angel Lopez dal terzo posto nella clamorosa tappa di ieri, prima che il colombiano decidesse addirittura di abbandonare la corsa, sull'onda di una crisi di nervi dovuta, a quanto pare, ad un ordine di squadra mal digerito nel momento dell'attacco decisivo di Yates e Haig a poco meno di 60 km dal termine. E' stato il caso dell'intero pomeriggio di sabato, con il co-capitano Movistar letteralmente disperso nel cuore della Galizia, tanto che gli stessi compagni di squadra hanno ammesso nel post tappa di non avere idea dove fosse finito “Superman”. Solo in tarda serata, il team iberico ha emesso un comunicato con le parole, e le ammissioni con relative scuse, dello stesso Lopez (che tra l'altro ha rinnovato, proprio prima della Vuelta, il suo contratto con Movistar). “Come molti di voi hanno visto, il momento in cui il gruppo si è rotto c'è stata una situazione difficile da risolvere – spiega lo scalatore colombiano – La Bahrain ha giocato bene le sue carte, era complicato colmare un gap del genere, anche se piccolo, a quel punto della corsa.

Le gambe sono stanche e il livello è così alto, oltre ovviamente al fatto che nessuno ci avrebbe aiutato a colmare quel divario. C'erano così tanti fattori coinvolti e, alla fine, è triste vedere la Vuelta finire in questo modo. Voglio scusarmi con i miei compagni; eravamo un gruppo ridotto, solo cinque rimasti in gara, con solo tre di loro concentrati sui compiti di squadra dando il 100%.

E' stata una situazione difficile, ma alla fine è andata così. Ho deciso di smettere di combattere in una battaglia che era quasi persa. Ora voglio solo dire ai fans, agli sponsor, agli organizzatori della Vuelta: mi dispiace per quello che è successo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
39
Consensi sui social