Oltre a Nizzolo, fanno festa anche Demare e Van der Poel: che spettacolo il finale in Francia

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Oltre a Nizzolo, fanno festa anche Demare e Van der Poel: che spettacolo il finale in Francia

La giornata dei campionati nazionali vede il tris del campione della Groupama-FDJ, che trafigge Coquard e Alaphilippe. MVDP fa il vuoto per il suo secondo titolo nei Paesi Bassi, "prima" a 36 anni per Luis Leon Sanchez in Spagna.

La giornata delle prove su strada dei campionati nazionali (anche se alcuni erano già stati corsi e altri di primo livello, come il Belgio, andranno in scena più avanti), oltre al trionfo di Giacomo Nizzolo, ha regalato perle di altissima qualità anche nelle altre rassegne europee.

Come in Francia, dove a Grand Champ si è assistito ad un finale da brividi: Julian Alaphilippe ad attaccare, a 4 km dalla conclusione, per provare a prendersi il suo primo tricolore, ma un incredibile Arnaud Demare (su un tracciato tutt'altro che favorevole alle ruote veloci), in grandissima condizione come dimostrato anche al recente Giro di Vallonia, ha avuto la capacità di reggere alla botta del fuoriclasse della Deceuninck, rientrando assieme a Bryan Coquard sul falsopiano che portava verso l'arrivo. Controllato dai due rivali, il nativo della Picardie ha poi lanciato uno sprint lunghissimo, piegando nell'ordine Coquard e Alaphilippe (che rimane a secco dal Tour 2019) per il suo terzo titolo nazionale in carriera.

E' arrivata invece la seconda maglia di campione neerlandese per Mathieu Van der Poel (che vinse anche nel 2018), letteralmente dominante sulle strade attorno a Drenthe; l'asso di casa Alpecin-Fenix è partito a 43 km dalla conclusione, facendo il vuoto (in una gara dove mancavano tutti gli uomini da grandi giri e anche i velocisti top, senza Jakobsen, Groenewegen e Bol) per concludere con un minuto e mezzo di margine su Nils Eekhoff (Sunweb), sempre più in crescita, e oltre 3 minuti su Timo Roosen, che ha quantomeno portato una delusa Jumbo-Visma sul podio di giornata.

In Spagna ha finalmente sorriso Luis Leon Sanchez, alla prima maglia di campione nazionale su strada dopo la beffa di 12 mesi fa; a 36 anni, il murciano ha fatto la differenza nel finale-toboga di Baeza, rimontando Jesus Herrada (Cofidis) che era partito sulla salita che terminava a poco più di duemila metri dalla linea. Il passistone dell'Astana si è gestito al meglio, supportato anche da Gorka Izagirre, e nella discesa conclusiva ha saltato Herrada, che a 300 metri dal termine ha pure rotto il cambio tentando di rilanciare alle spalle di Sanchez, perdendo anche il podio andato allo stesso Izagirre e a Garcia de Mateos, che ha preceduto Ivan Cortina, alla fine 4° su un percorso molto esigente che non ha visto protagonisti gli alfieri principali di Movistar e Bahrain, con Valverde, Mas e Soler da una parte, ma anche Landa e Bilbao dall'altra, già diretti verso il Tour de France.

In Lussemburgo beffa per Bob Jungels, che non riesce a bissare il titolo a crono, battuto nella volata a due da Kevin Geniets (Groupama-FDJ), mentre in Germania è arrivata la sorpresona con Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe), già campione nel 2018 (e mancava il campione in carica Schachmann, a casa con una clavicola rotta), battuto nello sprint di gruppo al Sachsenring da Marcel Meisen della Alpecin-Fenix.

In Danimarca, infine, ha esultato Kasper Asgreen, regalando alla Deceuninck-Quick Step un titolo importante dopo i podi di Jungels, Ballerini e Alaphilippe.

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