Philipsen spegne il sogno di Jakobsen, parla belga la prima volata della Vuelta. Roglic sempre leader

Il secondo sigillo in carriera alla Vuelta, dopo i mille piazzamenti da podio all'ultimo Tour de France.

Jasper Philipsen apre la “corrida” degli sprinter, imponendosi nella seconda frazione con traguardo a Burgos Gamonal, al termine di 166 km molto semplici (seppur con un po' di paura legata al vento) da controllare per le squadre delle ruote veloci, che si sono giocate il successo dopo la cronometro che ieri ha aperto il terzo GT stagionale.

Nonostante un gran lancio da parte di Matteo Trentin (UAE Emirates), Juan Sebastian Molano non è andato oltre il 4° posto, saltato negli ultimi 100 metri da Philipsen, che ha battuto di misura Fabio Jakobsen, ad un passo dal sogno di tornare subito a vincere in un grande giro dopo quanto successo un anno fa in Polonia, e Michal Matthews che chiude terzo, ma porta a casa punti importanti per l'obiettivo classifica a punti.

Rimane leader della generale Primoz Roglic, anche se Alex Aranburu ci prova eccome conquistando 2 secondi allo sprint intermedio ai -15 km, poi si piazza 5° all'arrivo, rimanendo quindi a 4” dallo sloveno della Jumbo-Visma. Ottavo posto di tappa per il migliore degli italiani, un buon Riccardo Minali (Intermarché Wanty Gobert), e già da domani si sale con il primo arrivo in salita, sulle dure rampe del Picon Blanco.

Da segnalare una brutta caduta a poco meno di 5 km dal termine, con Maximilian Schachmann malconcio e vari buchi creatisi nel finale, costati 31 secondi al co-capitano di casa Ineos, Adam Yates, mentre Hugh Carthy ne ha persi altri 38 e si trova già a 1'11" dalla maglia roja, lui che è salito sul podio finale di Madrid nell'edizione 2020.