Pogacar, il "no" alle Olimpiadi per l'all-in sul Mondiale. La Vuelta non avrà neppure Evenepoel e Vingegaard

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Pogacar, il "no" alle Olimpiadi per l'all-in sul Mondiale. La Vuelta non avrà neppure Evenepoel e Vingegaard

Lo sloveno ha ufficialmente rinunciato alla convocazione per Parigi 2024, non credendo nelle sue possibilità su un percorso troppo "semplice" e per avvicinarsi al meglio alla sfida iridata di Zurigo. Alla Vuelta (dove rientrerà Roglic per tentare il poker), la UAE Emirates punterà su Almeida e Adam Yates, mentre Vingegaard tornerà in gara a San Sebastian e per Evenepoel ci sarà il doppio obiettivo medaglia sia alle Olimpiadi che ai Mondiali.

Alla fine ha deciso per il “no”, Tadej Pogacar rinuncia ufficialmente ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 anche per la prova su strada.

Il vincitore di Giro d'Italia e Tour de France aveva già fatto intuire chiaramente, domenica sera al termine della Grande Boucle in quel di Nizza, che l'intero focus della seconda parte di stagione sarebbe stato incentrato sui campionati del mondo di Zurigo, ma certo ha sorpreso molti il forfait per la gara regina del prossimo 3 agosto, sostituito da Domen Novak nel team che, già privo del campione olimpico a crono in carica, Primoz Roglic (e la Slovenia a Tokyo aveva festeggiato pure il bronzo su strada dello stesso Pogacar), avrà Mohoric, Mezgec e Tratnik al via di una sfida a cinque cerchi che Pogacar e il suo staff hanno considerato poco adatta alle caratteristiche di Tadej.

Il suo agente Alex Carera, però, ha aggiunto che oltre alla stanchezza post grandi giri, il dubbio per le Olimpiadi si legava proprio a Zurigo, visto che il grande sogno del fenomeno di Komenda è la maglia iridata e una partecipazione a Parigi, che ci sarebbe stata solo con l'obiettivo dell'oro (su un percorso troppo “semplice” per Pogacar, che anche a Glasgow 2023 dimostrò però di potersela giocare in ogni contesto), avrebbe in parte compromesso l'avvicinamento al Mondiale di fine settembre, che l'asso sloveno anticiperà disputando le classiche canadesi e dopo il quale tenterà il poker da leggenda al Lombardia.

Va ribadito ancora una volta, Pogacar non disputerà la Vuelta Espana (anche se gli appassionati, ma anche colleghi e addetti ai lavori, glielo continuano a chiedere per scrivere la storia) dove la sua UAE Emirates avrà due leader designati per la classifica, Joao Almeida e Adam Yates rispettivamente 4° e 6° al Tour in supporto al capitano.

Il terzo GT di stagione non avrà al via neppure Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel, grandi protagonisti della corrida iberica nel 2023, mentre recupererà per puntare al poker, dopo i trionfi dal 2019 al 2021, un Primoz Roglic voglioso di riscatto dopo l'ennesimo ritiro dal Tour de France.

La Visma Lease a Bike sarà quindi priva del danese che diventerà di nuovo padre proprio nel corso della Vuelta (e per questo ha chiesto al team di non fare l'accoppiata col Tour), e tornerà in gara alla Clasica di San Sebastian del 10 agosto per poi gareggiare a livello World Tour, probabilmente per l'ultima volta in stagione (anche se per Jonas non si esclude il Lombardia dopo l'eventuale Mondiale), dal 12 al 18 del mese al Giro di Polonia. I “calabroni” saranno guidati in Spagna dall'ultima maglia rossa, Sepp Kuss, che causa Covid ha dovuto saltare la Grande Boucle, ma rivedremo pure Uijtdebroeks dopo il Giro e quasi certamente Wout Van Aert, che preparerà così i campionati del mondo come potrebbe fare Mathieu Van der Poel (che deciderà però dopo le Olimpiadi).

Remco Evenepoel, invece, non farà la Vuelta (che vinse nel 2022) per mirare al doppio obiettivo medaglia tra crono e prova su strada prima ai Giochi di Parigi, già questo sabato con la sfida contro il tempo e poi sette giorni più tardi nella gara regina, poi ai Mondiali di Zurigo dove difenderà il titolo iridato del tic tac e tenterà, su un percorso ideale per il campione belga, il bis del capolavoro australiano del 2022.

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