Pogacar vuole sempre di più: nel 2022 Tour e Vuelta, e in Spagna troverà Remco Evenepoel...

Tadej Pogacar vuole sempre di più e il suo 2022 sarà davvero molto ricco, con l'assalto alla terza maglia gialla consecutiva e, per la prima volta in carriera, la partecipazione ad un altro grande giro nello stesso anno.

Il fenomeno sloveno ha ufficializzato il suo programma, confermando che dopo il Tour de France punterà anche alla Vuelta Espana, la corsa nella quale esordì in un GT nel 2019, prima annata da pro, vincendo subito tre tappe e salendo sul podio finale di Madrid.

L'esordio di nuovo all'UAE Tour per cercare il bis del 2021, poi Strade Bianche e Milano-Sanremo nel suo mirino, saltando alcune brevi corse a tappe come Tirreno-Adriatico e Paesi Baschi visto che in calendario c'è l'esordio al Giro delle Fiandre e il tentativo di vincere ancora la Liegi, prima di staccare lasciando spazio a Joao Almeida al Giro d'Italia. “Il Fiandre mi aiuterà anche per migliorare sul pavé in ottica Tour – ha dichiarato Pogacar, riferendosi alla tappa “stile Roubaix” della prossima Grande Boucle, che andrà comunque a visionare in ricognizione – Non penso sarò leader sui muri, abbiamo già corridori come Trentin, io devo fare esperienza e, se dovessi trovarmi lì davanti, tanto meglio”.

E dopo Tour e Vuelta, finale di stagione con nuovo assalto al Lombardia già vinto nel 2021, disputando quindi 4 corse monumento sulle 5 in calendario. “La Roubaix? Mi piacerebbe provarla in futuro”.

Sulle strade della Vuelta, Pogacar troverà anche Remco Evenepoel: nel ritiro di Calpe con la sua Quick Step-AlphaVinyl, il campioncino belga ha confermato la sua scelta. L'unico grande giro del suo 2022 sarà la corrida iberica, con esordio sempre in Spagna, alla Volta a la Comunitat Valenciana dal 2 febbraio, dopo la cancellazione della Vuelta a San Juan in Argentina. Remco poi farà la Tirreno-Adriatico e le corse a tappe di una settimana saranno un obiettivo, con i Paesi Baschi nel menu prima di Freccia e Liegi al fianco di Alaphilippe, visto che è stato deciso di fare esordire il classe 2000 di Schepdaal nelle classiche delle Ardenne.

Dopo di esse, Giro di Svizzera (altro obiettivo in ottica classifica generale) e, prima della Vuelta, ancora Spagna con la Clasica di San Sebastian, già vinta nel 2019 nel giorno in cui il mondo scoprì tutto il suo talento.