Powless beffa Mohoric e Honoré a San Sebastian, azzurri (che rabbia per Rota) ai piedi del podio

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradaworld tour 2021

Powless beffa Mohoric e Honoré a San Sebastian, azzurri (che rabbia per Rota) ai piedi del podio

La classica basca premia lo statunitense della EF-Nippo, bravo e fortunato in un finale rocambolesco. Il bergamasco 4° dopo una caduta, Covi regola il gruppo dei big.

Una corsa pazza, anche a causa del maltempo atteso che ha imperversato nel finale, tra la nebbia in vetta alla salito simbolo, il Jaizkibel, e la tanta pioggia degli ultimi 60 km. La Clasica di San Sebastian regala una sorpresa, con la vittoria dello statunitense Neilson Powless, al primo successo di peso con la classica basca del World Tour che finisce nel carniere suo e della EF-Nippo, dopo aver battuto di pochi centimetri un generosissimo Matej Mohoric (Bahrain-Victorious) e il danese Mikkel Honoré (Deceuninck-Quick Step) nello sprint a tre che ha deciso la gara.

Cancellata nel 2020 causa Covid (nel 2019 vinse Evenepoel, oggi assente dopo Tokyo), la “Klasikoa” ha vissuto di una fuga decisamente corposa, con Valerio Conti inseritosi dentro, praticamente già ripresa sulla salita di Erlaitz, ai -45 km, quando Mikel Landa (al rientro quasi 3 mesi dopo la caduta del Giro) e Simon Carr si sono mossi per anticipare i big. Il britannico della EF-Nippo ha poi allungato sul basco padrone di casa, arrivando a guadagnare sino a 45 secondi sul gruppo; il momento decisivo della corsa sulla discesa seguente, quando il contrattacco di Mohoric, Honoré, Powless e Lorenzo Rota ha cambiato tutto.

Raggruppatisi in cinque davanti, è stata durissima per la Trek-Segafredo di Bauke Mollema e la UAE Emirates di Ulissi, Covi e Ayuso chiudere, con la Deceuninck del campione del mondo Alaphilippe a rompere i cambi. E così, con oltre un minuto di vantaggio lungo Murgil, ai -10 km, l'ultima salita non ha cambiato troppo le carte in tavola tra i fuggitivi, ma è risultata decisiva la discesa bagnata con la caduta di Honoré e Rota, mentre Mohoric si è salvata per miracolo andando poi a riprendere Powless. Malconcio, è rientrato anche il danese con il bergamasco della Wanty Gobert, invece, costretto ad alzare bandiera bianca e accontentarsi del 4° posto, mentre davanti il terzetto si giocava la vittoria.

A regolare il gruppo dei “big” ancora Italia, con Alessandro Covi che in rimonta supera proprio Alaphilippe per il 5° posto, mentre Gianni Moscon chiude 9, Ciccone (che ci aveva provato su Murgil, poi rintuzzato) 14° e Ulissi 17°, inserito tra Egan Bernal (buona prova al rientro) e il giovanissimo Juan Ayuso, alla prima grande corsa WT.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
156
Consensi sui social