Quattro arrivi in salita e il gran finale sul Fedaia: ecco il Giro d'Italia 2022 "quasi" completo

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Quattro arrivi in salita e il gran finale sul Fedaia: ecco il Giro d'Italia 2022 "quasi" completo

Svelate le sei tappe di alta montagna, dall'Etna al Blockhaus per i primi due arrivi in quota, poi Cogne, il tappone con Mortirolo e Santa Cristina per arrivare all'Aprica e attenzione, il giorno successivo, al durissimo Monte Rovere prima di Lavarone.

Altri quattro arrivi in salita, oltre a quello di Castelmonte presentato ieri, e due tapponi tra Lombardia e Trentino, ovvero i traguardi dell'Aprica e di Lavarone nel giro di 24 ore, per completare il Giro d'Italia 2022 che diventerà ufficiale giovedì, svelando la cronometro conclusiva di Verona e l'ordine delle tappe, che in realtà è già molto chiaro.

Oggi RCS Sport ha quindi annunciato le sei frazioni di alta montagna, partendo da quella che da Avola porterà la carovana rosa sull'Etna, nella quarta tappa che arriva dopo il giorno di riposo post tre giorni in Ungheria: si torna quindi sul vulcano, affrontando le pendenze importanti del Rifugio Sapienza, dove nel 2018 dominarono Esteban Chaves e Simon Yates.

Al nono giorno di gara, ovvero in chiusura della prima settimana, ecco la tappa abruzzese (partenza da Isernia) decisamente tosta, con il Passo Lanciano a precedere il Blockhaus dal versante più duro, quello di Roccamorice dove si esaltò Nairo Quintana nel 2017: gli ultimi 9 km sono praticamente fissi vicino al 10% di pendenza media.

La seconda settimana, invece, terminerà ai 1600 mt di quota di Cogne, nel meraviglioso teatro del Parco Nazionale del Gran Paradiso (che festeggia i 100 anni), ma l'ascesa finale della tappa di 177 km scattata da Rivarolo Canavese, presenta 22 km decisamente morbidi con pendenza media al 4,3%.

Si farà invece sul serio nelle due tappe successive (dopo l'ultimo giorno di riposo), la 16esima e la 17esima: prima con la Salò-Aprica, 200 km con il Mortirolo che torna, ma verrà affrontato dal versante di Edolo e lontano dal gong (oltre 70 km), per poi affrontare la dura erta di Teglio e infine il Santa Cristina, quello che lanciò Pantani nel 1994 e terminerà a soli 6 km dall'arrivo. Mercoledì 25 maggio, invece, attenzione massima alla Ponte di Legno-Lavarone, 165 km con il durissime Monte Rovere (8 km al 10% di media) e scollinamento a -8 dall'arrivo.

Infine, il tappone dolomitico del penultimo giorno, dopo quanto successo lo scorso anno con il taglio causa condizioni meteo: partenza da Belluno e, nell'arco di 167 km, si affronteranno il Passo San Pellegrino, il Pordoi e, dopo il lungo tratto di discesa e falsopiano, i 14 km del Passo Fedaia, per arrivare oltre quota 2000 mt con gli iconici 6 km conclusivi praticamente all'11% di media. Lassù, ancor prima della crono di Verona, quasi certamente conosceremo il vincitore del Giro 2022.

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