Roglic firma il gran poker e strappa nuovamente la maglia rossa a Carapaz, ma la sfida c'è ancora

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Stradavuelta espana 2020

Roglic firma il gran poker e strappa nuovamente la maglia rossa a Carapaz, ma la sfida c'è ancora

Tredicesima tappa della Vuelta Espana: la crono di Mirador de Ezaro vede lo sloveno beffare per 1" Barta, mentre Carthy e Carapaz perdono rispettivamente 25 e 49 secondi. A 5 tappe dalla fine, i giochi per la generale non sono ancora chiusi.

Tutto secondo pronostico, con la maglia rossa che torna sulle spalle di Primoz Roglic, già leader di questa Vuelta 2020 per tutta la prima settimana di corsa e di nuovo nel finale della seconda, prima di perderla sull'Angliru domenica scorsa, ma i giochi non sono ancora chiusi per il trionfo finale domenica prossima a Madrid.

Lo sloveno della Jumbo-Visma certamente, però, è più vicino al bis dopo l'edizione 2019, al termine della 13esima frazione che l'ha visto regalarsi il poker di successi personali: questa volta la vittoria parziale arriva nell'unica crono individuale, lungo i 33,7 km da Muros a Mirador de Ezaro. Ed è proprio lungo i durissimi 1800 mt finali, al 15% di pendenza media, che Roglic fa la differenza sui diretti rivali, oltre che recuperare i secondi decisivi per togliere pure la tappa a Will Barta (CCC), beffato per un solo secondo (con Nelson Oliveira terzo e un ottimo Mattia Cattaneo alla fine sesto).

Il campione in carica della Vuelta guadagnerà alla fine 25 secondi su uno splendido Hugh Carthy, la vera sorpresa della crono (conclusa al 4° posto dal britannico di casa EF), terzo nella generale a 47” da Roglic (e ora con 53 secondi su Daniel Martin e oltre due minuti e mezzo su Mas, sempre 5°) e a soli 8 da Richard Carapaz, che disputa comunque anch'egli una bella prova (7° a 49 secondi dal vincitore), ma ora dovrà inventarsi qualcosa per recuperare i 39” di distacco dal grande rivale nelle prossime tappe.

Ne mancano cinque al termine e, passerella di Madrid a parte, le prossime tre sembrano abbastanza interlocutorie, prima dell'arrivo in salita di sabato prossimo alla Covatilla, su pendenze tutt'altro che impossibili. Roglic è il chiaro favorito (e ha la squadra migliore del lotto a disposizione), ma con tre corridori nel giro di 47 secondi e la condizione mostrata da Carapaz e Carthy, si può ancora pensare di vedere qualcosa di interessante.

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