Romain Bardet torna a vincere dopo oltre 3 anni: gran azione a Burgos, ottimi Pozzovivo e Aru

Il Giro d'Italia non avrà Colbrelli e Caruso al via nel 2022: sì di Landa e Carapaz, ma anche Pidcock
Stradacalendario internazionale

Romain Bardet torna a vincere dopo oltre 3 anni: gran azione a Burgos, ottimi Pozzovivo e Aru

Il francese si prende tappa e maglia, trionfando in solitaria a Espinosa de los Monteros: il lucano secondo davanti a Landa, il sardo è 4° nella generale.

Romain Bardet è tornato. In realtà, il transalpino in forza da quest'anno al Team DSM aveva già fatto molto bene al Giro d'Italia, sfiorando la top five e concludendo 2°, dietro al solo Egan Bernal, nel tappone di Cortina.

Ora, però, colui che è salito due volte sul podio finale del Tour de France, finalmente ha alzato le braccia al cielo quasi 3 anni e mezzo dopo l'ultima volta, che risaliva al 24 febbraio 2018 in occasione dell'Ardeche Classic. Bardet ce l'ha fatta nella prima dura tappa della Vuelta a Burgos, la terza in programma con traguardo a Espinosa de los Monteros dopo aver scalato il durissimo Picon Blanco.

Impresa in solitaria quella del francese di Brioude, con 39 secondi di margine su Domenico Pozzovivo (Qhubeka), Mikel Landa (Bahrain-Victorious) e Mikel Nieve (BikeExchange). Grande prova quella del lucano, così come del basco rientrato solo sabato scorso a San Sebastian post caduta al Giro, gran segnali per entrambi verso la Vuelta Espana che partirà proprio da Burgos il prossimo 14 agosto.

Landa ora è secondo nella generale, a 45 secondi da Bardet (mancano due tappe, la più impegnativa è l'ultima con arrivo in salita a Lagunas de Neila), con Pozzovivo che ne paga 58 e ha un paio di secondi su Fabio Aru, David De la Cruz e Geoffrey Bouchard. Il sardo, finalmente, ha fatto vedere cose importanti, provando proprio a seguire Bardet sul Picon Blanco e chiudendo alla fine settimo sul traguardo, a 50 secondi dal vincitore.

Una tappa che si è decisa, appunto, lungo gli 8 durissimi km che terminavano ai -17 dal traguardo; Bardet ha fatto la differenza (dopo aver ripreso i fuggitivi di giornata, con lo spagnolo Bou ultimo a mollare) negli ultimi 500 metri, approcciando la discesa con poco più di 10 secondi su Landa, Pozzovivo, Nieve e Bouchard. Quest'ultimo è caduto nel tratto finale della picchiata verso Espinosa de los Monteros, proprio poco prima di una scivolata dello stesso Bardet, fortunatamente a bassa velocità e con pochissimi secondi persi da un grande specialista qual è il transalpino.

Fuori classifica dopo la caduta nella prima tappa, Egan Bernal ha lavorato sul Picon Blanco per il compagno di squadra Pavel Sivakov, alla fine con i migliori e ottavo nella generale, miglior uomo di una Ineos lontana dai giochi per il successo finale, ma che ha ricevuto proprio dal colombiano vincitore del Giro i primi segnali per arrivare in condizione alla prossima Vuelta Espana, dove Bernal sfiderà il bi campione in carica Primoz Roglic.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
112
Consensi sui social