Sam Bennett e il ritorno alla Bora ufficiale a giorni. Lefevere attacca: "Mentalmente instabile"

Dalla giornata di domenica 1 agosto, si potranno ufficializzare le varie operazioni di ciclomercato in ottica stagione 2022, ma ci sono già parecchie certezze con la Bora-Hansgrohe principale protagonista di movimenti di “peso”.

Salutati Peter Sagan e Pascal Ackermann, per i quali si attende solo la ratifica delle rispettive firme con TotalEnergies e UAE Emirates, la formazione tedesca si appresta a riaccogliere Sam Bennett, lo sprinter numero 1 al mondo almeno sino a quanto accaduto poche settimane prima del Tour de France, con un infortunio al ginocchio patito in allenamento che ha fatto storcere il naso al suo manager Patrick Lefevere, capo della Deceuninck-Quick Step che potrebbe anche non fare correre più l'irlandese in questo 2021, dopo averlo perso in ottica Tour de France (dove il poker di tappe e la maglia verde di Mark Cavendish hanno fatto sì che la sua assenza non pesasse).

Lo stesso dirigente belga, quest'oggi sulle colonne del suo spazio settimanale su Het Nieuwsblad, ha tuonato ancora contro Bennett. “Non ho mai avuto corridori mentalmente instabili, ma ce ne sono stati alcuni particolari come Cavagna, che a volte si fa prendere dallo stress, mentre Tim Declercq è un ragazzo intelligente, ma soffoca se deve fare corsa per sé. Sam Bennett, però, è il non plus ultra della debolezza mentale.

Lasciare la Bora lamentandosi con tutti di come era stato bullizzato ed era finito quasi in depressione, per poi tornarci solo 14 mesi dopo – ha aggiunto Lefevere – E' la stessa cosa di una donna che torna a casa dopo una violenza domestica”.