San Juan senza team europei, ormai è una certezza: rinviato il debutto di Ganna, Viviani e Sagan

Un'altra mazzata al calendario internazionale del ciclismo, anche se in questo caso la cancellazione non sarà tale come invece nel caso di Tour Down Under e Tour Colombia 2.1, i primi due appuntamenti di alto livello già saltati.

La Vuelta a San Juan, però, perderà di fatto tutto il suo appeal con la decisione del governo, nonostante il numero dei contagi nella regione argentina risulti ancora abbastanza limitato, di ridurre i viaggi (ed è possibile anche una chiusura delle frontiere sino a fine gennaio) e impedire alle formazioni europee di arrivare in Sudamerica e partecipare alla prima corsa a tappe della stagione, programmata dal 24 al 31 gennaio e valida per la categoria ProSeries.

Niente Deceuninck, Cofidis, Israel e Bora, quindi, ma anche le Professional italiane che avevano scelto la gara in Argentina per cominciare il 2021, ovvero Androni, Bardiani e Vini Zabù. Manca solo l'ufficialità, ma la decisione (come ha confermato il portale “Ciclismo Internacional”) è ormai stata presa e il debutto di campioni come Peter Sagan, Filippo Ganna (che avrebbe corso con la selezione italiana, assieme allo stesso Gianni Moscon), Elia Viviani, Chris Froome e Joao Almeida, avverrà a questo punto in Europa. A San Juan, di fatto, gareggebbero solo le formazioni continental del paese e qualche squadra locale, con la possibilità al massimo di vedere in corsa selezioni nazionali dei paesi limitrofi (come Brasile e Cile).

Solo le corse nel vecchio continente sembrano sicure (salteranno infatti, a febbraio, anche Tour of Oman e Saudi Tour), almeno nella prima parte di stagione, con la Spagna al centro di tutte le attenzioni visto che il 24 gennaio si comincerà con il ritorno della Classica Valenciana, per poi vedere andare in scena dal 28 al 31 le quattro prove della Challenge di Maiorca (dove esordirà il vincitore dell'ultimo Tour, Tadej Pogacar), seguita da Vuelta Valenciana e Vuelta Andalucia.