Scatta dai Paesi Baschi una Vuelta da 18 tappe: Roglic, Dumoulin, Mas e Carapaz i fari della corsa

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Stradavuelta espana 2020

Scatta dai Paesi Baschi una Vuelta da 18 tappe: Roglic, Dumoulin, Mas e Carapaz i fari della corsa

Oggi subito l'arrivo in salita di Arrate per aprire la corrida iberica, con il campione in carica ancora in coppia con il neerlandese per una super Jumbo-Visma. Formolo, al rientro, proverà a fare classifica.

Scatta dai Paesi Baschi la Vuelta Espana più autunnale di sempre, ma anche la prima da 18 tappe dopo aver dovuto cancellare la grande partenza dai Paesi Bassi.

Ecco quindi che, dopo aver riprogrammato anche un paio di frazioni nell'ultima settimana per l'impossibilità di sconfinare in Portogallo, il resto del percorso è rimasto identico all'originale e si partirà quindi subito con un arrivo in salita, in vetta all'Alto de Arrate (5 km all'8% di media).

L'Angliru, al termine della seconda settimana, sarà il verdetto più atteso prima dell'unica cronometro prevista, 33 km che detteranno verosimilmente il vincitore della maglia roja, visto che gli ultimi giorni di corsa non propongono grandi difficoltà altimetriche. I favoriti? In prima fila ci sono gli uomini di Jumbo-Visma e Ineos Grenadiers, un po' come alla vigilia del Tour de France poi vinto dalla UAE con Pogacar; il campione in carica Primoz Roglic formerà di nuovo la super coppia con Tom Dumoulin, che avrà però il ruolo di co-capitano assieme allo sloveno, con Kuss e Bennett uomini di appoggio in salita. Ineos che invece punterà certamente su Richard Carapaz, anche se Chris Froome disputerà la sua ultima corsa con lo squadrone britannico prima del passaggio alla Israel, ma non ha mostrato sinora di avere la possibilità, in questo 2020, di avere il livello pre infortunio.

Attenzione massima alla Movistar padrona di casa, di nuovo con il tridente formato da Mas, Valverde e Soler; il primo sarà verosimilmente il faro come al Tour, dove ha concluso buon 5°, l'ex iridato però è atteso all'ennesimo colpo di coda a 40 anni, dopo lo strepitoso secondo posto dell'edizione 2019. La Groupama-FDJ punterà sulla coppia formata da Pinot e Gaudu, l'Astana su Vlasov (ritiratosi subito dal Giro e al vero esordio in un GT) e Ion Izagirre, ma attenzione anche a Guillaume Martin in casa Cofidis e al Team UAE con De la Cruz e Formolo. Il veronese è uno dei soli cinque italiani al via, la miglior speranza in chiave classifica generale seppur di rientro dalla frattura alla clavicola rimediata al Tour.

Speranze per un successo di tappa in volata (ma saranno poche le frazioni dedicate alle ruote veloci) affidate in particolare a Moschetti e Mareczko, con il giovanissimo Bagioli (all'esordio sulle 3 settimane) e Cattaneo quale coppia azzurra in casa Deceuninck, team che punterà soprattutto sugli sprint di Sam Bennett, che dovrà vedersela in particolare con Pascal Ackermann e Jasper Philipsen.

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