Secondo caso doping in meno di sei mesi in casa Vini Zabù: positivo all'EPO il 25enne Matteo De Bonis

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Secondo caso doping in meno di sei mesi in casa Vini Zabù: positivo all'EPO il 25enne Matteo De Bonis

Il corridore laziale è risultato positivo ad un controllo fuori competizione, lo scorso 16 febbraio. Il team di Scinto e Citracca rischia una sospensione sino a 45 giorni e quindi la partecipazione al prossimo Giro d'Italia.

Un secondo caso doping in meno di 6 mesi e il rischio che l'intero team possa pagarne le conseguenze.

La Vini Zabù si trova ad affrontare una situazione decisamente complicata, dopo che Matteo De Bonis è risultato positivo all'EPO in occasione di un controllo fuori competizione effettuato a Fondi lo scorso 16 febbraio. Il 25enne laziale non aveva ancora gareggiato nel corso di questa stagione, dopo essere stato ingaggiato nel 2020 dal team guidato da Angelo Citracca e Luca Scinto.

Controllo da parte dell'ITA, l'agenzia di riferimento per la lotta al doping cui l'UCI si è affidata da quest'anno; immediata la sospensione del corridore, ma ora la Vini Zabù rischia davvero grosso. Come recita la nota della stessa federazione internazionale, la seconda positività in un periodo di dodici mesi, dopo quella annunciata il 22 ottobre 2020 ai danni di Matteo Spreafico e riscontrata in due campioni prelevati durante il Giro d'Italia il 15 e il 16 ottobre scorso, richiede l'applicazione dell'articolo 11.3.1 del Regolamento Antidoping, che prevede la sospensione della squadra per un periodo che va da 15 a 45 giorni.

L'UCI ha quindi chiesto l'intervento della Commissione Disciplinare che renderà note le sue decisioni a tempo opportuno; con il Giro d'Italia al via tra 39 giorni (l'8 maggio con la crono di Torino), per la Vini Zabù la corsa rosa è in pericolo dopo aver ottenuto la wild card (non senza polemiche, con l'esclusione dell'Androni-Sidermec e della stessa Arkéa-Samsic) per il Giro 2021 assieme a Eolo-Kometa e Bardiani-CSF-Faizané.

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